Ex Don Uva, sindacati annunciano nuove azioni di protesta

Le organizzazioni sindacali chiedono un incontro a Regione, Asp e Universo Salute per "discutere della nuova classificazione della struttura"

L’ inizio del nuovo anno ripropone in tutta la sua drammaticità la vertenza Universo Salute – Opera Don Uva. Nei giorni scorsi, infatti, l’Azienda ha esteso a quaranta unità la Cassa Integrazione e ciò, malgrado l’approvazione da parte del Consiglio regionale di una norma che introduce una classificazione delle strutture sanitarie della Riabilitazione denominata RD3 Speciale e che si riferisce a quelle strutture che ospitano lungodegenti gravi e gravissimi. Il che -sottolineano Fp Cgil. Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Fiasl e Fsi in una nota- dovrebbe fugare i dubbi circa la trasformazione del presidio sanitario Universo Salute in una grande Casa di Riposo. Il legislatore regionale ha introdotto un nuovo inquadramento che, in primis, garantirebbe la copertura, da parte della Regione, della compartecipazione del 15%, quota che dovrebbe essere a carico dei pazienti gravi e gravissimi ospitati nella struttura e che ad oggi continua ad essere non erogata dall’ Asp.

L’ Azienda Sanitaria -prosegue la nota dei sindacati- non ha ad oggi disposto alcun provvedimento che dia attuazione alla nuova previsione normativa.
Una cosa anche questa singolare che presuppone un mancato dialogo tra organo di governo e struttura gestionale.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto ripetutamente un incontro tra la Regione, l ‘Asp e Universo Salute per chiarire i termini di applicazione di questa nuova classificazione, ma, malgrado anche le continue sollecitazioni dei Segretari generali regionali, “nessuno si è preoccupato di dare corso a tale richiesta. Ognuno si trincera dietro la burocrazia e i formalismi, e nessuno sembra avere il coraggio di chiudere definitivamente questa vertenza che, più volte, abbiamo definito grottesca”.

All’ex Don Uva-ricordano i sindacati- è, inoltre, presente un Centro Covid19 importante ed è in atto un focolaio di notevoli dimensioni. Benché l’Asp abbia assicurato che anche gli operatori di Universo Salute, al pari di analoghe strutture sanitarie, parteciperanno in via prioritaria alla campagna vaccinale in corso, fino a questo momento la struttura non figura negli elenchi. Le scriventi chiedono quindi al Direttore del’Asp di intervenire con la massima tempestività e di disporre in merito.
Alla luce di tutto questo, “qualora perduri questa situazione di incertezza”, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Fials e Fsi preannunciano che dall’8 gennaio “ripartirà il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori sotto la Regione Basilicata e chiedono al Prefetto di Potenza un suo autorevole intervento”.