Gli studenti lucani hanno bisogno di tornare a scuola: “governo regionale incapace”

La Rete degli Studenti Medi: Come sono stati spesi i soldi arrivati dal Governo per intervenire sui trasporti?

La Rete degli Studenti Medi presenta un documento sul rientro a scuola. Di seguito il comunicato stampa.

“La diffusione del Covid 19 non accenna ad arrestarsi nemmeno in Basilicata; questo accentua la discussione sulle condizioni pietose in cui versa il sistema della sanità pubblica lucana e sull’incapacità del governo regionale di gestire la questione pandemica, unita ai tanti problemi già presenti. A pagare lo scotto sono, tra i tanti, anche le studentesse e gli studenti che, ancora una volta, sono costretti alla DAD e privati dei momenti di socialità e di dibattito caratteristici della scuola.

Niente infatti è stato fatto dall’intera classe dirigente regionale per garantire un rientro in sicurezza e ancora una volta dobbiamo sottolineare come i problemi che oggi viviamo sono stati per mesi accantonati come se non si fosse coscienti delle condizioni in cui la Regione versa. Ci troviamo dinanzi all’esempio più chiaro dell’incapacità politica e organizzativa del governo regionale.

A nulla sono servite le nostre lettere inviategli, a nulla le nostre richieste e le nostre proposte: in quattro mesi infatti non è stato possibile interloquire ed avere un confronto con l’Istituzione Regionale. Questo dimostra, a parer nostro, il completo disinteresse in merito alla questione e rende lampante il pensiero diffuso che le decisioni sulla scuola si possano prendere senza tenere in considerazione chi la scuola la vive. Tantissimi sono i nodi non ancora sciolti: si è parlato della necessità di mettere in essere un’azione di screening su tutta la comunità scolastica, motivando con questa la chiusura delle scuole superiori. Questa però è una richiesta che noi studenti muoviamo già da tempo e che è stata totalmente ignorata; ci chiediamo pertanto come mai sia venuta fuori solamente ora, una domanda a cui probabilmente non avremo risposta.

Il tema dei tamponi si lega inevitabilmente alla questione del tracciamento sul territorio dei contagi. In Basilicata si può dire con certezza che il tracciamento è un disastro: il servizio sanitario non è capace infatti di rintracciare con efficacia i focolai che via via si vanno creando sul territorio regionale, con la conseguenza che nelle scuole, nei luoghi di lavoro e negli uffici pubblici il contagio si diffonde senza accennare un arresto. Non c’è solo il problema dei tamponi e del tracciamento con tempistiche troppo lunghe e protocolli spesso contraddittori, ma anche e soprattutto il servizio dei trasporti pubblici. La condizione del TPL lucano è quantomeno allarmante: oltre agli ormai caratteristi problemi come la scarsa manutenzione, le pessime condizioni dei mezzi, spesso datati, e le tratte e gli orari poco chiari, con la pandemia si è aggiunto il sovraffollamento, che non consente il giusto distanziamento per prevenire i contagi da Covid-19.

Noi studentesse e noi studenti ci siamo mossi già ad ottobre, mobilitando addirittura uno sciopero generale, per denunciare lo stato pietoso del servizio, ma, nonostante le dichiarazioni, nulla si è mosso. Viene spontaneo a questo punto domandarci come siano stati spesi i soldi arrivati dal Governo nazionale per intervenire sui trasporti e perché, nonostante le sollecitazioni pervenute da più categorie, non ci si sia mossi in tal senso. Pertanto con questo non si vuole vuole negare il crescere esponenziale della pandemia in Basilicata, ma come Rete degli Studenti Medi di Basilicata sentiamo il dovere di condannare fortemente queste decisioni tardive, frutto di una dannosa approssimazione e di un profondo disinteresse e chiediamo maggiore impegno per la riapertura delle scuole per le studentesse e gli studenti lucani.

Allo stesso tempo chiediamo maggiore condivisione delle decisioni con la comunità studentesca che non è più disposta ad essere chiamata solo a subire le decisioni dall’alto. Abbiamo avuto molto tempo per prepararci a questa seconda ondata, eppure questo è stato sprecato. Ora è il momento di agire: abbiamo ancora un mese a nostra disposizione e tanti problemi da risolvere. A tal proposito il Sindacato Studentesco ha elaborato un documento sulla riapertura delle scuole, consultabile sulla pagina Instagram @retestudenti_basilicata, sintetizzando quelli che sono i punti da assolvere per un rientro in sicurezza nelle scuole lucane ed è disposto a condividerlo e discuterlo con l’Istituzione Regionale in un tavolo di confronto.

La Rete degli Studenti Medi di Basilicata