Matera, centrodestra: Portavoce del sindaco il più pagato di sempre

Circa 100 mila euro annui, a fronte dei 35 mila delle passate amministrazioni. Dubbi sulla regolarità delle procedure

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale a Matera sull’incarico del portavoce del sindaco.

Di seguito la nota

I Consiglieri Comunali di opposizione del centrodestra del Comune di Matera, primo firmatario Nicola Casino, con Adriana Violetto, Rocco Luigi Sassone, Angelo Lapolla, Augusto Toto, Mario Morelli e Francesco Lisurici hanno depositato questa mattina al Municipio un’interrogazione a risposta scritta e orale per fare chiarezza sull’incarico di Piergiuseppe Otranto, che dal 1 dicembre 2020 ricopre il doppio ruolo di Portavoce del Sindaco Domenico Bennardi e Capo di Gabinetto per il Comune di Matera. A destare “le perplessità” dell’opposizione che ha presentato compatta l’interrogazione ci sarebbero una serie di “anomalie” legate alla forma contrattuale che prevede per il Portavoce del sindaco anche le funzioni di Capo di Gabinetto da svolgere “senza ulteriori oneri per l’amministrazione”, dunque dichiaratamente a titolo gratuito.

In realtà la legge non prevede prestazioni lavorative a titolo gratuito nelle pubbliche amministrazioni ed in particolare la Corte dei Conti ha sostenuto e ribadito a più riprese che “la norma non ammette forme di collaborazione al di fuori del lavoro “subordinato oneroso” (Corte dei Conti, Sez. reg. Campania, delibera 213/2015/PAR).

Alla presunta gratuità dell’incarico di Capo di Gabinetto si sommerebbero altre possibili violazioni di legge legate alla forma contrattuale proposta dal Comune di Matera all’avvocato Otranto, vale a dire una forma di lavoro autonomo senza vincoli di subordinazione.

Per “accomodare” la questione contrattuale e permettere di inquadrare Otranto come lavoratore autonomo il Comune avrebbe provveduto addirittura a modificare i regolamenti, forse per consentire al professionista barese di mantenere anche gli altri impegni professionali presso l’Università di Bari e l’esercizio della professione forense, certamente incompatibile con una assunzione al Comune di Matera con contratto di natura subordinata. Infatti con Delibera di Giunta Comunale n. 289 del 2 novembre 2020 il Comune ha disposto la modifica dell’art. 14.3 del “Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi” nella parte in cui prevedeva che il Portavoce del Sindaco, se esterno all’amministrazione, dovesse essere assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, per consentire che il rapporto con il soggetto individuato come portavoce possa avere anche natura autonoma.

Secondo gli interroganti, potrebbero configurarsi una serie di violazioni, delle quali chiedono conto ed altresì un’ipotesi di danno erariale. Infatti costituisce danno erariale e violazione dell’art. 7 del D.Lgs. n. 165 del 2001 (che disciplina l’attribuzione degli incarichi di consulenza) l’inserimento negli uffici di staff (di cui all’art. 90 TUEL) di professionisti e consulenti esterni non inquadrati con contratto di lavoro subordinato (Corte dei Conti, Prima Sezione Centrale di Appello, Sent. n. 344 del 16/12/2020)

In più la “presunta” gratuità della funzione di Capo di Gabinetto (peraltro non consentita da norme nazionali di carattere inderogabile e cogente), non esime dal rapporto di subordinazione, così come previsto dall’art. 90 del TUEL e dell’art. 11.2 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi.

A peggiorare il quadro delle possibili irregolarità contrattuali rilevato dai consiglieri di Centrodestra c’è anche una ragione economica che grava direttamente sulle tasche dei cittadini materani: i portavoce che precedentemente hanno collaborato presso il Comune di Matera hanno ricevuto emolumenti di molto inferiori a quelli contrattualizzati con l’avvocato Otranto (circa € 35.000,00 lordi a fronte degli attuali 96.000,00 euro). Tale disparità ingenera il ragionevole dubbio che il compenso pattuito vada sostanzialmente a remunerare la funzione di Capo di Gabinetto che, invece, formalmente risulterebbe espletata “senza ulteriori oneri per l’amministrazione”. Ora tocca al sindaco Bennardi chiarire quanto prima alla città le gravi anomalie oggetto della interrogazione in Consiglio comunale da parte dell’opposizione.