Matteo Renzi elogia Salman Al Sa’ud: “mandante” di un assassinio e responsabile del massacro in Yemen

Nella conversazione tra i due Renzi dice che come italiano invidia il basso costo del lavoro in Arabia Saudita. Questo nonostante il fatto che buona parte della forza lavoro, in particolare i lavoratori immigrati nel paese, siano sottoposti di fatto a una forma di moderna schiavitù

Matteo Renzi tesse le lodi di Mohammad bin Salman Al Sa’ud, il principe ereditario saudita sarebbe il mandante dell’assassinio del giornalista Jamal Khasoggi e responsabile del massacro in Yemen. Nella conversazione tra i due Renzi dice che come italiano invidia il basso costo del lavoro in Arabia Saudita. Questo nonostante il fatto che buona parte della forza lavoro, in particolare i lavoratori immigrati nel paese, siano sottoposti di fatto a una forma di moderna schiavitù. È una cosa rivoltante che un ex primo ministro e senatore in carica della repubblica italiana sia così servile verso un sistema totalitario. Tutto questo dopo aver innescato una crisi politica in piena pandemia.

“Buongiorno a tutti, è un grande piacere e onore essere qui col grande principe ereditario saudita Moammad bin Salman” (Mbs): con queste parole Matteo Renzi, appena rientrato da una visita a Riad, ha aperto il suo colloquio con MbS, nell’ambito della quarta edizione della conferenza ‘Future Investment Initiative’ (FII), nota anche come la ‘Davos del deserto’, dedicata quest’anno al tema del “neo-Rinascimento”.

Il colloquio, registrato nei giorni scorsi, è stato trasmesso oggi, nel secondo giorno della conferenza, che mette in contatto in maniera virtuale i partecipanti. Il leader di Italia Viva è membro del board della ‘Forum Investment Initiative’. “È un privilegio discutere con lei di Rinascimento, perché’ non sono un ex premier, ma l’ex sindaco di Firenze, la città del Rinascimento”, ha tenuto a sottolineare il senatore Iv che ha incentrato le domande a MbS sulla ‘Saudi Vision 2030′, la nuova strategia di sviluppo del Regno dei Saud. “Il Rinascimento è diventato grande esattamente dopo una pandemia e penso che gli organizzatori di questo evento abbiano scelto un bel titolo, perché’ credo che l’Arabia Saudita possa essere il posto di un nuovo Rinascimento per il futuro”, ha proseguito Renzi nel suo intervento. Il principe ereditario saudita nel ringraziarlo per l’introduzione, si è rivolto al leader Iv chiamandolo sempre “primo ministro”. “Nel mondo, quando parliamo di Arabia Saudita, discutiamo dell’importanza del Paese come un buon playmaker nella regione e nel mondo, ma molte persone ignorano il grande sforzo nello sviluppo delle città”, ha continuato l’ex premier italiano, che ha chiesto a MbS di spiegare il ruolo di Riad come città nell’ambito della strategia 2030. “Da italiano, sono molto invidioso del costo del lavoro a Riad”, ha ammesso Renzi, dicendosi poi “sorpreso” degli ingenti investimenti dei sauditi per la strategia di rilancio del Regno, “metà del debito pubblico italiano”.

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