Tremila euro al mese al compagno della sottosegretaria Mirella Liuzzi: anche i 5 Stelle tengono famiglia

Ultimo degli episodi politici "sconcertanti" nel Comune di Matera a guida M5S

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi – candidato in “purezza” – dai Grillini lucani alla guida della Città,  non ce l’ha fatta a resistere alle “pressioni” del cerchio politico che lo circonda sin dalla campagna elettorale. Ha dovuto cedere alle insistenze di chi  ha preteso la sua fetta di ricompensa per l’esito “vittorioso” delle elezioni amministrative. Una ricompensa di tutto rispetto alla Liuzzi : un ottimo incarico al suo compagno convivente, assunzione con stipendio di categoria C, posizione economica C1, più 12mila euro annui fissi aggiuntivi. Insomma quasi 3mila euro netti al mese. Di quale incarico si tratta? “Componente dell’ufficio staff degli organi di direzione politica”.

Il decreto sindacale di nomina arriva dopo un bando pubblico “tipo scherzi a parte” che ha creato aspettative in tanti laureati che aspiravano a quegli incarichi affidati, invece, a due diplomati i cui nomi circolavano da tempo. Diplomati che nel curriculum avevano requisiti esclusivi: il compagno e convivente della sottosegretaria Mirella Liuzzi e un attivista storico del M5S (qui l’incarico)  e già delegato ufficiale della Lista 5 stelle alle elezioni comunali.

La stessa Liuzzi pare si sia sempre vantata nei suoi ambienti politici che il sindaco Bennardi lo ha scelto lei e che lo stesso sindaco “non muove un passo politico e amministrativo senza il suo consenso”. Bennardi ha pagato cambiali con i soldi dei cittadini senza che i cittadini le abbiano mai firmate.

La domanda che tutti si fanno è: perché il sindaco non ha fatto dei contratti fiduciari senza ricorrere a bandi pubblici? Forse, aveva già tutte le caselle occupate per altri fortunati e la legge e le procedure comunali non glielo consentivano? Oppure ha voluto prendere in giro i disoccupati e tutti i materani?

Ed ancora, perché l’assunzione del compagno della sottosegretaria?  E la Liuzzi  perché non ha fermato il sindaco?

E che dire dei pasticci sull’assunzione dell’addetto stampa al Comune? Altro evidente tentativo di accontentare gli amici. E che dire ancora della nomina del capo di gabinetto “a gratis” che prende lo stipendio, a fattura, di 90mila euro da portavoce in modo che possa continuare tranquillamente a fare il suo lavoro all’Università di Bari?

Alla faccia della correttezza, della trasparenza e della vecchia politica da combattere. Chiacchiere.

Dunque, gli episodi consumati in pochi mesi sanciscono una pessima amministrazione a guida Cinque Stelle in una città importante come Matera.

Quest’ultima faccenda, insieme alle altre, sottrae credibilità e autorevolezza politica al sindaco di Matera e al Movimento 5 Stelle e si configura, senza dubbio, come uno scandalo politico e morale agito da chi fino ad oggi ha recitato il ruolo dell’anti casta e urlava dai palchi “basta vecchia politica”. Siamo di fronte a una colossale presa per i fondelli a danno dei cittadini.