Basilicata, da zona rossa a zona confusa: sulla scuola ci sia chiarezza

La sintetica e ambigua conclusione dell’Unità di crisi regionale convocata stamattina 27 febbraio: “chiudiamo le scuole ma non dipende da noi”

A fine riunione dell’Unità di crisi di questa mattina alla Regione Basilicata, qualcuno dei partecipanti ha comunicato via chat che: “l’Unità di crisi ha preso atto della decisione governo di far entrare la Basilicata in zona rossa. Ha inciso negativamente l’indice RT che in una settimana è passato da 1,04 a 1,51. Considerato che con il prossimo Dpcm nelle zone rosse saranno chiuse anche scuole elementari, abbiamo condiviso chiusura tutte le scuole da subito. Infatti dai dati risulta che il 30% dei contagi in Basilicata derivano dalle scuole. Si è in attesa dell’ordinanza del ministro sanità per emettere ordinanza Bardi. Buona giornata”

Ebbene, la bozza DPCM 6 marzo – 26 febbraio 2021, all’art.42 non dice affatto che si chiudono le scuole elementari. Le regole sono le stesse del precedente decreto sulle zone rosse. L’art. 42,  infatti, recita: “Fermo restando lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89, del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.”

Dunque, i nostri esperti dove leggono le bozze dei decreti, sui social o sui documenti? Cosa diversa è se Bardi dovesse ritenere necessario chiudere tutto, decisione possibile e legittima, ma non sarebbe corretto attribuire la responsabilità di quella eventuale decisione a decreti inesistenti. Andrebbe precisato, anche, che Bardi può decidere di suo tenendo conto della situazione epidemiologica e non in modo generalizzato, come gli ha già detto il Tar. Tuttavia, è possibile che la bozza del dpcm venga modificata con la previsione di chiusura nelle zone rosse di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Rimane il fatto che se la gestione della pandemia da parte dei vertici della sanità fosse stata all’altezza della situazione lucana, con dati precisi e interpretabili nel verso giusto, con una capacità di controllo e di coordinamento verificabile, la Basilicata non sarebbe in zona rossa.

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