Concorso Arpab: “dubbi sulla prova da remoto”

Un gruppo di partecipanti: " le modalità sono lecite e valide?"

Spettabile redazione di Basilicata24

In quanto partecipanti al concorso indetto da ARPA Basilicata per 80 profili, viste le modalità di svolgimento da remoto, vorremmo portare all’attenzione pubblica alcuni dubbi che ci sono sorti.
Siamo pienamente coscienti delle difficoltà dovute all’attuale situazione epidemiologica, ma vorremmo evidenziare che le modalità di svolgimento delle prove preselettive non trovano riscontro in quanto indicato nel Protocollo DFP-0007293-P-03/02/2021 della funzione pubblica.
Le prove preselettive, previste ad ottobre del 2020, furono bloccate meno di 24 ore prima dello svolgimento, certo per aggravamento della situazione epidemiologica, ma senza nessun DPCM che lo prevedesse (infatti i concorsi sono poi stati bloccati dal DPCM del 3.11.2020). Già allora ARPAB aveva iniziato a verificare se le prove fossero fattibili in modalità telematica, salvo poi non dare alcun riscontro in merito. Sono passati 4 mesi e alla vigilia dello sblocco dei concorsi come dal succitato Protocollo, ARPAB indice lo svolgimento da remoto.

Le modalità previste da ARPAB paiono non trovare alcun riscontro in altri concorsi, e rappresentano davvero l’avanguardia a livello nazionale. Non si comprende, pertanto, come mai tale modalità non venga utilizzata per i concorsi del personale sanitario, che si svolgono, per ovvie ragioni, senza alcuna limitazione, e che garantirebbero più sicurezza, visti i grossi numeri, anche a quei professionisti essenziali per il contenimento della pandemia.

Modalità simili a quanto previsto da ARPAB vengono recentemente menzionate in qualche articolo riguardante il concorsone del Comune di Roma (articoli che non trovano però riscontro ufficiale né sul sito del Comune né sul sito del Formez), che a parte avere numeri di partecipanti non paragonabili a quelli di ARPAB, vedrebbe la collaborazione con il Formez per la messa a punto di un software online che è in fase di testing su alcuni profili partecipanti al concorso, e che in caso di esito positivo verrebbe potenzialmente estesa anche agli altri profili. Quindi, pare proprio che ad oggi non esista  una piattaforma ufficialmente validata.

Dalla lettura delle indicazioni di svolgimento delle prove, date dalla ARES srl, emergono pertanto perplessità sui seguenti punti:

  • la certezza di stabilità della connessione è un requisito che il candidato non può garantire, e che ne comporta la potenziale esclusione;
  • non è affatto banale organizzare la postazione così come richiesto, non tutti hanno a casa stanze idonee;
  • non tutti i candidati dispongono di 2 dispositivi elettronici con le caratteristiche richieste;
  • normalmente nei concorsi svolti in presenza il foglio su cui vengono fornite le domande può essere usato per fare calcoli, annotazioni ecc, come notoriamente sanno tutti coloro che hanno partecipato a concorsi pubblici, qui sembra invece che non sia possibile tenere nulla;
  • ad oggi la Commissione non è stata ancora nominata;
  • non vi è garanzia che la Commissione controlli tutti i candidati allo stesso modo. Infatti quando una prova si svolge in sede, ogni singolo candidato ha possibilità di osservare il comportamento della Commissione. Da remoto, ammesso che il candidato possa essere adeguatamente controllato, egli non può a sua volta verificare che la Commissione controlli allo stesso modo anche gli altri candidati;
  • come farà la Commissione a controllare adeguatamente l’abbigliamento di tutti i candidati;
  • la traccia verrà pubblicata sul sito di ARPAB poco prima dello svolgimento della prova. Non si capisce come si garantirà che i candidati non leggano le domande prima dell’avvio della prova.

Alla luce di quanto esposto, resta il dubbio se le modalità di svolgimento delle prove preselettive da remoto così indicate, siano lecite, valide, garanzia di trasparenza ed equità verso i partecipanti.

Firmato
Un gruppo di partecipanti al concorso