Dannazione petrolifera: “dateci la vostra salute in cambio di 30mila euro”

La Regione Basilicata in ritirata tattica sugli “incidenti” delle ultime settimane nell’impianto di Tempa Rossa: “non è stato possibile verificare il rispetto dei valori limite”. E la Total se la cava con qualche spicciolo

“Con nota del 23 febbraio dell’Ufficio Compatibilità ambientale, il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha notificato alla Total E&P Italia spa, gestore del Centro Olio Tempa Rossa, la determina del 18 febbraio 2021 con la quale vengono comminate alla società petrolifera sanzioni per 30 mila euro, riferite agli eventi anomali verificatisi dal 14 al 18 gennaio. Le contestazioni riguardano l’inosservanza di quattro prescrizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), così come previsto nella dgr n. 1888 del 2011. Alla Total E&P Italia, in particolare, è stata contestata la violazione dell’obbligo di una corretta comunicazione in quanto non è stato possibile valutare in maniera certa l’entità degli eventi e dei malfunzionamenti. Inoltre, si è sanzionata la circostanza che non è stato possibile verificare il rispetto dei valori limite e delle prescrizioni di carattere gestionale.”

E’ quanto riferisce in un comunicato stampa l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, questa mattina 24 febbraio.

Sono doverose alcune domande e alcune osservazioni. Che cosa vuol dire, l’assessore, quando scrive che non è stato possibile verificare il rispetto dei valori limite? Se vuol dire che la Regione e l’Arpab non sono in grado di verificare quei valori o che non si hanno a disposizione gli strumenti di verifica o che la Total in un modo o nell’altro abbia impedito quella verifica, siamo preoccupati. Che cosa vuol dire non è stato possibile valutare in maniera certa l’entità degli eventi e dei malfunzionamenti? Se vuol dire che la Total possiede tecniche e strumenti per impedire l’accertamento del danno, siamo peggio preoccupati.

Le sanzioni, tra l’altro spiccioli per la multinazionale francese, lasciano il tempo che trovano. Se questa è la reazione delle istituzioni ai continui disastri a Tempa Rossa, i petrolieri continueranno tranquillamente a fare quello che vogliono. Diversamente si ponga rimedio a quelle “verifiche e a quelle valutazioni non possibili”. Non solo devono essere possibili, ma trasparenti. La salute delle persone non vale 30mila euro. E’ anche una questione di dignità.