Vaccini over 80, Spi Cgil Potenza denuncia “totale disorganizzazione”

Paolino: i lucani non possono pagare le inefficienze del sistema

Lo Spi Cgil di Potenza in una nota del segretario Pasquale Paolino denuncia disorganizzazione nella vaccinazione anti covid agli ultra ottantenni.

“Questa notte, -esordisce il segretario Paolino-dopo una giornata di incertezze, è stato trasmesso ai medici di medicina generale e continuità assistenziale, il volantino con l’ordine alfabetico secondo cui gli over 80 saranno vaccinati a partire da lunedì (22 febbraio ndr) a Potenza. Nell’ultimo incontro con il direttore generale dell’Asp Lorenzo Bochicchio avevamo come sindacato dei pensionati chiesto la massima pubblicizzazione dei calendari e avevamo d’altra parte offerto la nostra collaborazione per informare e coinvolgere la popolazione anziana, avevamo chiesto in poche parole una organizzazione ottimale della campagna vaccinale.

A oggi nulla di quanto sta accadendo nelle altre regioni d’Italia avviene in Basilicata, che continua ad essere fra le ultime regioni nell’utilizzo dei vaccini. Nessuna piattaforma, nessun numero verde, nessun coinvolgimento delle associazioni e di quanti sono presenti sul territorio, solo medici messi a compilare decine e decine di elenchi e addetti che telefonano a casa. E se in quel momento a casa non c’è nessuno? Se la famiglia ha bisogno di tempo per organizzarsi e accompagnare il familiare al punto vaccinale?

Nel frattempo-chiede il segretario- come si procederà con i pazienti allettati e con i pazienti fragili ed i loro care giver che hanno bisogno di essere vaccinati a casa? Quali i tempi per i malati cronici (pazienti oncologici, immunodepressi, dializzati, diabetici) che anche se più giovani hanno necessità di ricevere al più presto il vaccino? Anche nei comuni più piccoli, forti sono le perplessità dei Sindaci costretti a contattare i propri concittadini in tempi brevissimi telefonicamente o addirittura con mezzi di divulgazione di altri tempi. Manca solo il banditore.

Avevamo chiesto di organizzarsi per tempo -ricorda il sindacalista-e di informare la popolazione, utilizzando in modo utile quel periodo di ritardo nell’assegnazione dei vaccini, corriamo il rischio che nei prossimi giorni saremo sommersi dalle richieste e dai vaccini. Ricordiamo infatti che a fronte di una fase uno ancora non completa in tutti i distretti dell’Asp, nei prossimi giorni si dovrà, come da calendario nazionale, dare inizio, in contemporanea, alla vaccinazione di personale delle scuole e forze dell’ordine con il vaccino Astra Zeneca. Più il virus circola più aumenteranno le varianti e l’unica arma a nostra disposizione è il vaccino e la velocità con cui si raggiungerà l’immunità di gregge. I lucani non possono pagare le inefficienze del sistema.