Assistenti sociali, incontro in Regione Basilicata per assunzioni e proroga dei contratti esistenti

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto di dare vita a un percorso condiviso

Nella giornata di ieri, 17 marzo, in un incontro tra Anci, Regione Basilicata e organizzazioni sindacali si è discusso del “potenziamento dei servizi sociali – contributo per l’assunzione di assistenti sociali, in attuazione della previsione contenuta nei commi 797 e seguenti”.

In una nota Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica spiegano cosa è emerso dalla riunione e quali sono le loro richieste.

La Legge di Bilancio 2021, infatti,offre un’importante misura in materia di personale sul fronte del rafforzamento delle politiche sociali, prevedendo un potenziamento del sistema dei servizi comunali che rinforza gli interventi di contrasto alla povertà nella prospettiva del raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni proprio in ambito sociale.

La pandemia ha messo drammaticamente in luce le tante fragilità non solo individuali, ma collettive e gli assistenti sociali, con il loro importante ruolo, sono chiamati a essere parte attiva e generativa in un quadro fortemente instabile e con sviluppi incerti. Gli assistenti sociali hanno specifici compiti e responsabilità e durante questo lungo anno di emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale, è emersa sempre più forte necessità di una cura sociale per mantenere unite le famiglie e le comunità malgrado il distanziamento. Ciò a maggior ragione in una regione quale la Basilicata a forte rischio povertà e contrapposizione sociale.

Nella prospettiva del raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni e dei servizi sociali definito da un rapporto tra assistenti sociali impiegati nei servizi sociali territoriali e popolazione residente, la norma prevede un contributo pari a 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000.

Tale rapporto, tuttavia, risulta assolutamente inadeguato per un territorio come quello lucano, che rischia, come altre aree periferiche maggiormente deficitarie rispetto alla garanzia del Livello Essenziale individuato, di non poter accedere ai contributi.

Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto all’Anci e alla Regione Basilicata di condividere un percorso, che ci supporti nel fronteggiare la disparità con cui la regione Basilicata si trova a dover fare i conti, chiedendo al governo, attraverso le strutture nazionali di riferimento di ciascuna delle parti, una modulazione dei presupposti per accedere al contributo e che permetta anche l’utilizzo di risorse del Fondo di Solidarietà Comunale, al fine di porre, con una serie di azioni mirate, tutti gli ambiti nelle condizioni di soddisfare il LEP individuato, finalizzato all’obiettivo del potenziamento dei servizi sociali.

E’ necessario, a nostro avviso, prorogare i contratti di lavoro che sono in scadenza, ponendo le basi per l’accesso alla stabilizzazione per coloro che non ne abbiano ancora maturato i requisiti, al fine di cogliere le opportunità offerte dal comma 802 della legge di bilancio, e dall’altro per utilizzare al meglio l’impedibile chance di poter assumere nuove risorse umane per potenziare i servizi territoriali per i cittadini.

A tal proposito si è concordato che sarà nominata una commissione di lavoro che coinvolga tutti gli attori coinvolti finalizzata a rivedere, tra le altre cose, le disposizioni relative alla disciplina in vigore per gli Ats, al fine di individuare una diversa soggettività giuridica all’Ambito socio territoriale che ne permetta la piena e concreta operatività.

La Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl auspicano che a stretto giro ci sia la piena condivisione del percorso da intraprendere per poter utilizzare le norme a supporto di un settore strategico in ambito sociale e giungere, dopo anni di precariato, all’assunzione e alla stabilizzazione di assistenti sociali che da anni sono impegnati in servizi a contrasto della povertà e a supporto dei cittadini e dei loro bisogni.

Un investimento sul servizio pubblico e su un sistema integrato di salute sul quale abbiamo sempre creduto e per la cui attuazione continueremo a confrontarci con le istituzioni al fianco di questi lavoratori.”