Covid, un segnale di speranza da Ripacandida: tutti vaccinati i 150 over 80

Il sindaco: “Li ho chiamati uno per uno, nessuno è rimasto indietro”

In un Italia in pieno caos e una Basilicata divisa a causa dell’approvvigionamento a singhiozzo, piccole realtà, come Ripacandida (Potenza), offrono segnali di speranza. Tutti vaccinati i 150 over 80 (con richiamo) già dal 12 marzo. Il sindaco: “Li ho chiamati uno per uno, nessuno è rimasto indietro”.

Il criterio è stato quello di dare precedenza ai Comuni in cui era maggiore la percentuale di anziani rispetto alla popolazione. E così “Il 16 febbraio scorso – spiega il sindaco di Ripacandida, Giuseppe Sarcuno – la Regione ci ha comunicato che da lì a 3 giorni sarebbero arrivate le dosi di vaccino”. Nel frattempo sul piano organizzativo in Comune si è dovuto fare tutto di fretta, compreso “compilare 300 questionari, perché ancora non si sapeva se sarebbe arrivato Pfizer o Moderna”. Poi è giunto il siero Pfizer. “Mi sono comunque trovato in una sola giornata a dover avvisare, uno per uno gli anziani, dopo aver affisso, sia sui social che in Municipio, gli orari per ognuno di loro”.

La gratitudine e l’amore nello sguardo degli anziani” Il primo giro di vaccini, lo scorso 19 febbraio, è stata la giornata più complicata da gestire. “I vaccini sono arrivati da Chiaromonte e non da Venosa, come si pensava, così invece delle 9, sono giunti alle 11”, precisa il sindaco, che aggiunge: “Chi era già in fila ha dovuto aspettare, qualcuno in ritardo ho dovuto contattarlo, ma nell’arco della giornata nella sede del Consultorio sono stati vaccinati tutti i nostri 150 anziani”. Nessuno è rimasto indietro e il personale dell’Asl ha raggiunto “coloro che sono allettati e non deambulano, sia in paese che nelle frazioni vicine”. Ma c’è un aspetto di quella giornata, della prima dose, in particolare, che il sindaco conserva nella mente. “Dopo il vaccino – racconta con emozione il primo cittadino – gli anziani ringraziavano con lo sguardo, finalmente si sentivano protetti, vedevano la fine di un incubo. E questa per noi è stata una gioia impagabile, che va oltre il senso delle parole”. La seconda dose è stata invece inoculata il 12 marzo “ma ormai la macchina era rodata, tutto è filato liscio. L’emozione e la fatica maggiore erano sulla prima dose e sullo sforzo perché tutto andasse per il meglio”. E così è stato. Ad oggi gli anziani “stanno tutti bene”. Non sono stati segnalati effetti collaterali.

Un po’ di pazienza, ne usciremo presto” Conclusa la fase 2 e in attesa che dalla Regione e dall’Azienda Sanitaria arrivino notizie sulla terza fase (75-80 anni) il sindaco prova a dare un messaggio distensivo e di speranza verso una nazione e una regione, dove non tutto sta procedendo secondo i piani. “Sicuramente siamo stati fortunati ad avere tra i primi le dosi – afferma – ma anche chi ancora non ha ricevuto nulla non perda la pazienza e la speranza. E’ una questione di tempi. Poi inizieremo tutti a guardare avanti, con maggiore serenità”. Nel frattempo, anche sul piano dei contagi, la piccola cittadina del Vulture, dalle 37 positività di novembre, oggi ha solo “due casi” nelle frazioni, nessuno in paese. “Non è però il momento di abbassare la guardia – conclude il primo cittadino – anzi, è proprio questa la fase in cui l’attenzione e le accortezze devono essere maggiori”.

Vaccino Ripacandida