Tempa Rossa, Cingolani: “Fiammate, inconvenienti temporanei. Parere negativo al pozzo Gorgoglione 3”

Discussa oggi, 26 marzo, l'interpellanza del deputato lucano Cillis (M5S) sugli ultimi eventi all'impianto Total

Oggi, 26 marzo, è stata discussa in Aula l’interpellanza urgente del deputato lucano Luciano Cillis (M5S) con cui è stato chiesto, al Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, “di poter conoscere le ragioni e soprattutto le motivazioni che hanno causato l’ennesimo incidente o malfunzionamento del centro oli gestito dalla compagnia petrolifera francese Total nel territorio del Comune di Corleto Perticara e se il Ministro ritenga opportuno adottare ogni iniziativa utile all’accertamento dei fatti descritti al fine di salvaguardare il diritto ad un ambiente salubre funzionale ad espletare anche il diritto della salute dei cittadini residenti nelle aree descritte”.

Cillis ha poi chiesto al ministro “se ritenga opportuno che la società Eni venga costretta ad affrontare una Valutazione d’Impatto Ambientale, a seguito della loro mancata ottemperanza alla prescrizione n.1 al progetto denominato “Raffineria di Taranto – Tempa Rossa. Variante Piano di Gestione terre e rocce da scavo”.

Sull’ennesimo malfunzionamento dell’impianto di Tempa Rossa Cingolani ha specificato che “i superamenti dei limiti emissivi, rilevati dall’Arpab e citati dall’interrogante, fanno riferimento a depressurizzazioni di gas in fiaccola con il conseguente aumento di visibilità della fiamma dovuti ad inconvenienti temporanei che non hanno comportato problematiche di sicurezza” .

Mentre alla istanza inerente un nuovo progetto che prevede la perforazione del pozzo denominato “Gorgoglione 3” nell’ambito della concessione di coltivazione di idrocarburi Gorgoglione il ministro della Transizione ecologica ha evidenziato: “…questo Ministero ha rilevato un quadro generale del progetto carente e non organico con criticità acute che permangono anche dopo numerose integrazioni presentate in diverse fasi. In particolare, è stata riscontrata una carenza di dati e analisi finalizzati a proteggere le risorse idriche dell’aria, schemi e dati di monitoraggio insufficienti o non accessibili, una carenza del quadro della geologia e dell’idrologia dell’area, mancata considerazione degli idrocarburi nei modelli di dispersione degli inquinanti in atmosfera e la mancanza delle informazioni sulla consistenza, distribuzione e uso dell’habitat delle specie vulnerabili.

Cingolani ha dunque trasmesso al Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibile e al presidente della Regione Basilicata, il parere contrario al progetto espresso dalla Commissione Valutazione Impatto Ambientale (CTVA)”.