Vaccini, persone con disabilità ignorate: ennesimo appello dell’Aipd

L’Associazione Persone Down del Vulture: "nessuna risposta da parte delle Istituzioni"

Con una lettera indirizzata (nei primi giorni dello scorso mese di febbraio) al Presidente della Regione Basilicata Vito BARDI, all’assessore alla sanità Rocco LEONE ed al presidente della IV Commissione Politiche Sociali Massimo ZULLINO, i Presidenti dell’Associazione Italiana Persone Down sezione “Talucci Myriam – Vulture” e sezione “Matera” hanno inteso sollecitare il governo regionale e l’intera macchina burocratica per una rapida vaccinazione delle persone con disabilità (ed in particolare con Sindrome di Down) e dei propri caregiver.

Ad oggi, purtroppo, nessuna risposta da parte di quelle istituzioni.

A tal proposito il presidente dell’A.I.P.D. Vulture Lello TALUCCI ha evidenziato la gravità di questo silenzio, a dimostrazione di una scarsa sensibilità di quelle figure istituzionali nei riguardi del terzo settore, del mondo dell’associazionismo e della disabilità.

Il presidente TALUCCI ricorda, tra l’altro, che con nota nr. 0002013-P del 08.02.2021 il Ministero della Salute ha sancito le priorità per l’attuazione della seconda fase del piano vaccinale prevendendo l’assoluta priorità di cittadini ritenuti particolarmente fragili, tra cui le persone con Sindrome di Down.

Al fine di dare attuazione in maniera celere ed efficace a tale accordo – continua il TALUCCI – “abbiamo suggerito (invano) al governo regionale di interfacciarsi alle associazioni (come la nostra) presenti ed operanti sul territorio, anche in considerazione del fatto che in Regione non è presente una vera e propria “Anagrafe della Disabilità”. Il Distretto della Salute di Venosa (grazie ad una efficace organizzazione) ha già ultimato la vaccinazione degli over 80, pertanto sarebbe nella possibilità di dare inizio alle vaccinazioni delle persone ritenute estremamente vulnerabili. Per tale ragione, la nostra Associazione ha stilato una lista di persone con Sindrome di Down (e relativi caregiver), provvedendo ad inviarla al dirigente di quello stesso Distretto che, di rimando, si rammaricava di non poter assecondare tale richiesta non avendo ricevuto alcuna disposizione in merito dalla dirigenza ASP.

Il presidente TALUCCI evidenzia (nel merito) che con una cinquantina di vaccini (a tanto ammonta la lista presentata dalla propria associazione) si sarebbero già messe in sicurezza le persone con Sindrome di Down (ed i relativi caregiver) dell’intero Vulture.

Di contro, la task force regionale ha dato inizio – proprio in questi giorni – alla vaccinazione di Forze dell’Ordine e personale scolastico attraverso la somministrazione del vaccino Astra Zeneca (non indicato per le persone fragili). Ciò comporta che i sanitari sono (e saranno) impegnati per alcune settimane nella predetta attività (già prevista nella c.d. fase 3), disarcionando le persone estremamente vulnerabili e la c.d. “fase 2”.

Il presidente TALUCCI ricorda ancora una volta che: “Le Persone con disabilità ed in particolare quelle con Disabilità Intellettiva (che non si autodeterminano e spesso non sono in grado di esprimere autonomamente i loro bisogni) sono quelle che, insieme alle loro famiglie, stanno pagando il prezzo più alto di questa pandemia. Limitandole nella fruizione di servizi dedicati – in grado di rispondere ai bisogni di integrazione, assistenza e riabilitazione – questo virus è andato ad intaccare il loro bisogno di socialità. Incontrare gli altri e scambiare semplicemente un sorriso o un abbraccio sono esperienze che cambiano la vita di una persona disabile! Noi, con le nostre associazioni, lavoriamo su percorsi di autonomia, dove piccoli gruppi di ragazzi con Sindrome di Down (supportati da operatori/volontari) si incontrano e, insieme ai loro amici, acquisiscono e sperimentano le competenze necessarie a poter vivere una vita il più possibile “autonoma”. Pur avendo sperimentato le c.d. “modalità di incontro a distanza” ci si è imbattuti nel collaterale limite della comunicazione poco verbalmente dei nostri ragazzi. Negare la fruizione di questi servizi alle persone con disabilità intellettiva, equivale a destabilizzarle.”

Nondimeno, diverse regioni come Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Sicilia (recependo le criticità delle persone “estremamente vulnerabili” e delle loro famiglie) hanno dato mandato ai dirigenti delle varie Aziende Sanitarie di vaccinare (contemporaneamente agli over 80) le persone con disabilità, utilizzando i vaccini Pfizer e Moderna!

Mi rammarica – continua il TALUCCI – il fatto che i nostri amministratori regionali siano così poco accorti dei bisogni degli “ultimi”.

L’azione di sollecito è concordata e supportata dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Basilicata prof. Vincenzo GIULIANO: “La richiesta di velocizzare la vaccinazione delle Persone con Sindrome di Down (che manifestano, purtroppo, tutte le loro fragilità rispetto al COVID 19), dei propri caregiver – ovvero dei genitori dei bambini disabili non vaccinabili – trova fondamento nella tutela del loro diritto alla salute e alle cure, nel rispetto della dignità delle loro famiglie!”