Accoglienza braccianti stagionali, sindacati: “Si acceleri apertura centri in Basilicata”

Per le strutture dell'Alto Bradano e del Metapontino sono già stanziati i fondi, bisogna essere pronti a offrire un servizio degno di questo nome

“È necessario che la Regione Basilicata attui tutti i provvedimenti necessari affinché l’accoglienza dei braccianti stagionali nei centri di accoglienza avvenga in anticipo rispetto allo scorso anno, per evitare che i migranti si autogestiscano in ghetti in mano ai caporali”. È quanto affermano in una nota i segretari generali Cgil Basilicata, Flai Cgil Basilicata, Flai Cgil Matera e Cgil Matera, rispettivamente Angelo Summa, Vincenzo Esposito, Michele Andriulli ed Eustachio Nicoletti.

“Sia nell’Alto Bradano che nel Metapontino i primi braccianti stagionali sono in arrivo per la semina dei terreni e per le primizie primaverili e estive, organizzandosi in alloggi di fortuna. Una decina si sono già insediati nella zona del Bradano e molti di più sono accampati nei pressi della stazione di Metaponto, per i quali il Commissario del Comune di Bernalda ha emanato un’ordinanza di sgombero. Un provvedimento che, come nel caso dello sgombero della Felandina, di certo – continuano i segretari – non risolverà la situazione, ma per certi versi acuirà la delicata problematica umana, lavorativa e sanitaria.

È quindi necessario accelerare quanto più possibile l’apertura delle strutture per le quali sono già stati stanziati dei fondi: dall’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio e al borgo di Boreano (6 milioni) per quanto riguarda l’Alto Bradano fino alla Città della Pace a Scanzano Jonico (2 milioni di euro) nel Metapontino, per il quale sono disponibili ulteriori 350 mila euro per l’accoglienza diffusa che garantisca vitto, alloggio – eventualmente anche in strutture alberghiere – e trasporto. I fondi sono a valere su progetti Su.pre.me e su fondi Pon Legalità e Inclusione. In tal senso va sottolineata la disponibilità dei Comuni di Lavello e Venosa, già attivi in tal senso secondo quanto emerso dal tavolo sul caporalato in prefettura la scorsa settimana, ma va condannata la posizione ostativa di Palazzo San Gervasio rispetto al progetto di ristrutturazione dell’ex Tabacchificio e le conseguenti concessioni, nonostante l’impegno di risorse vincolanti.

Chiamiamo in causa pertanto tutti gli attori coinvolti nell’accoglienza dei migranti braccianti stagionali alle proprie responsabilità – concludono i leader sindacali – Con la creazione delle liste di prenotazione per il reclutamento nei Centri per l’impiego di Lavello e Policoro e l’attivazione dei centri di accoglienza già in questi mesi primaverili, provvedendo ai presidi sanitari e di igiene personale, oltre che ai trasporti dai centri ai campi, per i quali la Prefettura ha già a disposizione delle risorse, potrebbe permettere alla Basilicata di farsi trovare finalmente pronta a offrire un servizio degno di questo nome ai tanti lavoratori che si riversano nelle nostre campagne, specie in un momento così particolare per la manodopera agricola stagionale dovuta alla pandemia, con notevoli ripercussioni nel settore”.