Agrobios, Cgil Cisl e Uil: tutelare lavoratori applicando le garanzie previste

Ferma contrarietà al superamento della Legge regionale del 2011

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Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil hanno tenuto ieri un incontro con l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa sulla situazione della società Agrobios. In questa occasione è stata espressa la ferma contrarietà ad ogni ipotesi prospettata.

La scelta di rispondere ai rilievi della Corte dei Conti, che possono afferire solo ed esclusivamente a profili di natura contabile, per i sindacati, significa mettere in discussione, in modo inopinato, la legittimità dei rapporti di lavoro in essere mettendo a rischio oltre cinquanta lavoratori che già operano a pieno titolo, svolgendo funzioni importanti nella ricerca e tutela ambientale, presso le due agenzie regionali (Alsia e Arpab). È inaccettabile che la Regione si barrichi su scelte preconcette piuttosto che ricercare soluzioni praticabili, peraltro da noi indicate, che invece salvaguarderebbero i lavoratori ex Agrobios restando nell’alveo della legittimità.

Per Cgil, Cisl e Uil le garanzie previste dal 2112 cc, in conformità ai principi ribaditi dalla Corte di Giustizia europea in applicazione della direttiva 2001/23/CE, sono estensibili anche alle ipotesi in cui il trasferimento di attività avvenga tra un cedente “privato” e un cessionario soggetto pubblico. Questo è il presupposto sancito negli atti di cessione e questo deve essere il punto di arrivo. Nessuna altra soluzione che non garantisca appieno i lavoratori può essere configurabile.

Cgil Cisl Uil Basilicata

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