Api-Bas, Bardi e Cupparo: “Smentita ogni tesi di incostituzionalità”

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge regionale che ha sciolto il Consorzio Asi di Potenza

“La decisione del Consiglio dei Ministri numero 16, assunta ieri 29 aprile, di non impugnare la legge della Regione Basilicata n. 7 del 3 marzo 2021 “Scioglimento del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza e costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata S.P.A” smentisce ogni tesi di incostituzionalità o di altra natura giuridica che si è rilevata, come abbiamo sempre sostenuto, solo ed esclusivamente di carattere pregiudiziale e strumentale”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente Vito Bardi e l’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo.

L’assessore, inoltre, sottolinea il prezioso lavoro svolto dall’Ufficio Legislativo della Presidenza della Giunta, dai funzionari del Dipartimento Attività Produttive e dai consulenti.

“Con il provvedimento del Consiglio dei Ministri mette la parola fine – aggiunge Cupparo – alle polemiche di tutti questi mesi. Adesso gli oppositori ad ogni costo e soprattutto gli oppositori al cambiamento devono farsene una ragione e quindi prendere atto che la Giunta regionale ha deciso una svolta storica nella governance delle aree industriali e nelle politiche per lo sviluppo produttivo e l’occupazione della nostra regione.

Pertanto – dice ancora l’assessore – continuiamo nel lavoro del superamento dell’attuale Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza in attesa delle scelte che il commissario nominato per la liquidazione assumerà a breve, ulteriormente confortato dalla decisione del Consiglio dei Ministri. Confido sul fatto che imprenditori e forze sociali e quanti hanno assunto in passato atteggiamenti pregiudiziali avranno modo di rivedere le proprie posizioni e potranno valutare compiutamente la più ampia strategia che punta a dare servizi adeguati alle aziende localizzate e ad attrarre nuovi investimenti e nuove localizzazioni e quindi nuovi posti di lavoro.

In questa fase della pandemia con le gravi e note conseguenze socio-economiche che si scaricano sulle attività produttive, in attesa di conoscere i dettagli del PNRR e delle scelte nazionali ed europee, confermiamo – conclude Cupparo – di voltare pagina nelle politiche di promozione delle aree produttive regionali che attueremo anche tramite azioni di marketing, sia a livello nazionale che internazionale, con le relative dotazioni infrastrutturali e di servizio nonché dei settori produttivi che potranno beneficiare di condizioni di vantaggio o di incentivi fiscali”.