Basilicata. La stagione dei veleni

Trame e affari nelle acque torbide della politica

Siamo certi che Vito Bardi abbia vinto le elezioni regionali senza il sostegno di qualche personaggio legato al centro sinistra con accordi pre-elettorali finalizzati a vantaggi post elettorali? Sta di fatto che alcuni esponenti dell’area Pittella e De Filippo ce li siamo trovati a fianco della coalizione di centro destra che ha sostenuto il generale. Quali accordi sono stati sanciti con strette di mano prima delle elezioni? E quali non sarebbero stati rispettati dal generale Bardi? Perché nello staff ristretto del presidente della Regione ci sono esponenti legati al sistema di controllo di pezzi del Pd? E siamo certi che l’arresto di Marcello Pittella nel 2018 sia stato l’esito esclusivo di una vicenda giudiziaria e non anche conseguenza di una lotta interna nello scacchiere del sistema di potere? Siamo certi che la campagna mediatica in atto da settimane, da parte di alcune testate, contro il presidente Bardi sia il frutto di semplici valutazioni giornalistiche e non anche il ricamo di trame preventive finalizzate a rovesciare i rapporti di forza politici e di controllo delle decisioni e delle risorse?

Molte delle cose che appaiono non rispondono alla realtà dei fatti. Spesso dietro accadimenti semplificati dall’informazione si nascondono altre verità nascoste all’opinione pubblica. Dietro interviste, articoli, si nascondono finalità inconfessabili. Dietro cambi di appalto e mutamenti negli assetti societari delle imprese, si nascondono finalità private ma che sarebbero di interesse pubblico. Così come sarebbe di interesse pubblico sapere quali imprese, legate agli appalti della P.A., hanno aperto filiali a Londra o quali imprenditori e professionisti abbiano interessi azionari in società offshore.

I movimenti e gli accadimenti di questi ultimi mesi e soprattutto delle ultime settimane, certi cambiamenti di stile e di amicizie negli ambienti dell’informazione, nel sistema delle imprese e delle organizzazioni datoriali, lasciano supporre mutamenti a livello carsico nei rapporti di forza nella politica e nelle sue zone d’ombra.

Sarebbe in atto una riorganizzazione in direzione di una nuova alleanza tra gruppi, interni nell’ex area di centro sinistra che si sono tra loro combattuti prima delle elezioni regionali e personaggi del centro destra. Un riassetto trasversale delle relazioni tra personaggi del mondo dell’informazione, delle imprese e della burocrazia che conta.

In gioco le risorse e l’uso delle risorse. In gioco gli affari dei gruppi imprenditoriali legati a personaggi politici. Quelli dei grandi appalti pubblici e delle costruzioni, quelli del petrolio e dell’indotto petrolifero in val d’Agri e nella valle del Sauro. Quelli della gestione dei rifiuti, dell’eolico e del fotovoltaico. Quelli dei servizi e delle forniture alla pubblica amministrazione: dal settore informatico a quello assicurativo. In gioco anche incarichi e postazioni di prestigio di personaggi in cerca di riscatto.

All’opera i seminatori di veleno guidati dagli strateghi del potere politico ed economico. Prepariamoci ad essere più critici nei confronti di certa informazione, ad approfondire le vicende prima di dare credito a rappresentazioni interessate di fatti e circostanze. Vito Bardi sarebbe una delle vittime privilegiate di questa nuova stagione dei veleni. In parte se l’è cercata. Lui sa come ha gestito la fase pre-elettorale e perché si è circondato di taluni personaggi.

Questo giornale non è mai stato clemente con la Giunta di destra e con il suo presidente ritenendoli, fino ad oggi, e fino alla prova contraria che ci auguriamo arrivi, politicamente inadeguati nell’esercizio del ruolo di governo. Siamo stati e siamo critici con chi assume posizioni di governo e di potere che sia di sinistra o di destra.

Tuttavia, riteniamo che le maggioranze amministrative debbano deciderle gli elettori in base a valutazioni di merito. E se Bardi dovesse cadere ci auguriamo che accada per cause politiche, non giudiziarie, né per causa di trappole e tradimenti ad opera di personaggi oscuri, portatori di interessi altrettanto oscuri.

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