Il comitato per Elisa Claps scrive al Papa: Famiglia e comunità potentina hanno bisogno di verità dalla Curia

Dopo aver raccolto 17mila firme, i cittadini promotori della petizione chiedono l'intervento di Bergoglio

Ha raccolto 17mila firme la petizione del “Comitato per Elisa” lanciata sulla piattaforma Change.org circa un mese e mezzo fa per chiedere al vescovo di Potenza, Salvatore Ligorio, di “fare chiarezza” sulle vicende inerenti al ritrovamento del corpo nella chiesa della Trinità di Elisa Claps, la sedicenne potentina uccisa il 12 settembre del 1993 per mano di Danilo Restivo.

La petizione nasce all’indomani della diffusione della notizia da parte della Curia potentina di voler restituire al culto la chiesa della Santissima Trinità di Potenza dove il 17 marzo 2010 vennero trovati i resti di Elisa e dopo aver appreso il mancato assenso da parte della famiglia alla decisione della stessa. In particolare il comitato, costituito da uomini e donne di Potenza e non solo, chiede “un atto concreto da parte della Curia: una restituzione della verità, una parola di scusa, senza la quale il comitato si opporrà alla riapertura al culto della chiesa della Trinità”. La petizione e le firme raccolte, accompagnate da una lettera a firma del Comitato, sarà adesso inviata a Papa Francesco e per conoscenza al vescovo di Potenza monsignor Salvatore Ligorio e alla Congregazione per i vescovi.

Di seguito il testo della lettera inviata a Papa Francesco.

Sua Santità Papa Francesco, come Comitato per Elisa, composto da donne e uomini della società civile che fin dal primo momento hanno seguito con dolore e costernazione la lunga vicenda di Elisa Claps, iniziata nel settembre 1993 e sulla quale restano ancora tanti punti oscuri, inviamo in allegato il testo della petizione da noi lanciata e sottoscritta da circa 17.000 persone, per chiedere agli organi competenti del Vaticano e al vescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, di tener presente quanto chiesto da questa petizione prima della riapertura al culto della Chiesa della Trinità. A nostro avviso, infatti, una scelta unilaterale, senza parole di scusa e spiegazioni alla famiglia Claps su quanto ancora resta da capire sugli accadimenti successivi all’uccisione di Elisa per mano di Danilo Restivo, creerebbe nuove incomprensioni e rotture. La famiglia Claps – in primis mamma Filomena – e la comunità potentina hanno bisogno di parole di verità per ritrovare pace e unità. Nel ringraziarLa per l’attenzione Sua Santità, La preghiamo di accogliere questa nostra richiesta.

Comitato per Elisa