Decapitata banda che rubava cavi in rame dalla linea elettrica nel Vulture -Melfese foto

Nove persone arrestate in Puglia nell'operazione condotta dai carabinieri di Melfi e coordinata dalla Procura di Potenza

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Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, nelle province di Foggia e Barletta Andria Trani, con il supporto dell’Arma territ01ialmente competente, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta dal Gip di Potenza, nell’ambito dell’operazione “Blackout”.

Le investigazioni, avviate nel novembre 2019, hanno portato all’emissione di 9 provvedimenti cautelari (7 di custodia in carcere e 2 agli arresti domiciliari) in ordine alle ipotesi di furto aggravato e continuato in concorso di cavi in rame ai danni della linea elettrica “Enel” nei confronti di 5 cittadini romeni, 3 cittadini bulgari ed un cittadino italiano residenti in provincia di Foggia nella zona del Vulture Melfese.

L’attività investigativa ha permesso di documentare, a livello di gravità indiziaria, l’operatività della cellula criminale, contraddistinta da rilevanti capacità tecniche nell’attuazione del progetto criminoso, organizzato in modo sistematico e finalizzato alla commissione di una pluralità di furti di ingentissime quantità di cavi elettrici in rame, consumati in varie contrade, nell’area del “Vulture-Melfese”, dove si sono concretizzate vere e proprie incursioni, attraverso metodici spostamenti dalla vicina Puglia.

In particolare, è stata accertata la capacità della compagine criminosa di agire attraverso una condotta organizzata e seriale, caratterizzata da un preventivo “sopralluogo” effettuato in data prossima a quella della consumazione dei reati, che venivano generalmente perpetrati, di notte, ai danni di impianti infrastrutturali dell’Enel posizionati in aree isolate e impervie, difficilmente raggiungibili con gli ordinari mezzi di locomozione.

L’azione criminale, oltre ad arrecare un ingente danno economico, ha determinato gravi disservizi per gli abitanti della zona colpita, costretti a rimanere senza energia elettrica per molte ore, fino al termine delle necessarie operazioni di ripristino della fornitura.

Le indagini, di tipo tradizionale e tecnico, svolte dai carabinieri di Melfi e coordinate dalla Procura potentina, hanno consentito, prima di ricostruire compiutamente i percorsi degli indagati in occasione della commissione dei delitti e poi la loro identificazione.

Si è così riusciti ad attribuire agli arrestati il coinvolgimento in ben 9 furti, consumati dal novembre 2019 al giugno 2020, nel territorio dei comuni di Melfi, Rionero in Vulture, Atella e Pescopagano, dove sono stati asportati, complessivamente, circa 25 km di cavi elettrici inguainati ( con una media di circa 3 km di cavi per ogni “colpo”) per un peso complessivo di 8 tonnellate e un valore commerciale di oltre un centinaio di  migliaia di euro.

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