Vaccinazioni, i lucani non sono “salta fila”: i furbetti abitano altrove

Un ultimo posto tra le Regioni che questa volta è un primato di cui la Basilicata può andare fiera

Tra i vaccinati che hanno saltato la fila anagrafica ricadendo nella categoria «altro», la più alta percentuale si trova in Sicilia, Campania, Calabria e Valle d’Aosta. Con il sospetto che si sia voluto favorire «gli amici degli amici», il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, annuncia su Facebook che chiederà gli elenchi dei vaccinati. A scorrere i dati, l’anomalia balza agli occhi. Su 11.850.555 dosi, quelle non destinate a ultraottantenni, a ospiti delle Rsa, a operatori sanitari, a personale «non sanitario» o scolastico e alle forze armate sono state 2.236.75.

Da un nostro calco sui dati del ministero della Salute, la Basilicata è all’ultimo posto nella classifica dei vaccinati “altri”, con il 6,5%, categoria dietro la quale si nascondono i furbetti del vaccino, ossia quelli che hanno saltato la fila. Le percentuali che fanno arrossire sono quelle della Sicilia (34,3%), Campania (32%) Valle d’Aosta (31,2%) Veneto (29,8%), Calabria (28,7%)la Provincia Autonoma di Bolzano (26%) e poi Liguria (23,7%) e tutte le altre a seguire.

Il primato dimostra che in fondo la Basilicata nei momenti più difficili sa essere rispettose delle regole e soprattutto delle persone più bisognose. Insomma, almeno in questa delicata fase di crisi per il Paese la nostra regione dimostra una sensibilità civile di tutto rispetto.

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