Stellantis. Summa, Cgil: “Governo nazionale vigili sugli accordi presi”

"Quanto al governo regionale non serve una mozione approvata in Consiglio regionale, servono visione, programmazione e investimenti"

 

“Ci aspettiamo che il governo vigili sul rispetto da parte dell’azienda degli impegni assunti sugli investimenti e sul mantenimento dei livelli occupazionali nonché degli standard qualitativi del lavoro, con la sottoscrizione di una linea di credito statale per oltre 5,6 miliardi di euro destinata alle attività nazionali del gruppo Fca”. È quanto ha affermato il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa oggi al presidio unitario di Cgil, Cisl, Uil e i sindacati dei metalmeccanici davanti all’ingresso B dello stabilimento Stellantis di Melfi.

“Ricordiamo che gli impegni assunti riguardano il proseguimento dell’attuazione dei progetti industriali, l’avvio di investimenti ulteriori – aggiunge Summa – la non delocalizzazione della produzione dei modelli di veicoli oggetto di industrializzazione nell’ambito del piano, il raggiungimento della piena occupazione entro il 2023, senza ricorso ad ammortizzatori sociali.

A Melfi non si decide solo il destino di una impresa italiana – precisa Summa – Si decide il destino di migliaia di uomini e donne. Si decide del destino dei loro figli, di interi paesi. A Melfi il Sud e la gente del sud si gioca la partita più importante del nuovo millennio. Per questo chi afferma che Stellantis è un’operazione economica finanziaria tra gruppi privati mente sapendo di mentire. Il governo deve far rispettare gli accordi e gli impegni presi con la sottoscrizione di una linea di credito di 5.6 miliardi. Bisogna smettere di fare profitto e speculazione sui lavoratori, sulle lavoratrici e sui territori.

Al governo regionale – conclude il segretario – diciamo che non basta una mozione approvata in Consiglio regionale per decidere il futuro dello stabilimento di Melfi e dell’automotive in Basilicata, nel Paese e in Europa. Servono investimenti nell’innovazione tecnologica e nella mobilità sostenibile, serve una visione sulle politiche industriali di questa regione”.