Dopo la morte del bracciante in Puglia, vietato il lavoro nei campi nelle ore più calde in tutta la regione

Il presidente Emiliano ha emanato un'ordinanza che impone il fermo dalle 12.30 alle 16 fino al 31 agosto

Dopo i tre braccianti morti in due giorni in Puglia, il sindaco di Nardò aveva chiesto di applicare l’ordinanza in vigore da 5 anni nel comune salentino che vieta il lavoro nei campi nelle ore più calde.

I braccianti delle campagne pugliesi non dovranno lavorare nelle ore più calde del giorno: è quanto disposto dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in un’ordinanza che vieta “il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12,30 alle 16 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2021”.

La decisione è arrivata anche in seguito all’ennesima  morte, nelle campagne vicino Brindisi, di un bracciante agricolo di 27 anni che aveva lavorato molte ore sotto il sole. Si chiamava Camara Fantamadi ed era originario del Mali. Residente ad Eboli, si trovava in Puglia da tre giorni proprio per essere impiegato nei campi, dove lavorava per 6 euro all’ora