Basilicata, Bardi ultimo nella classifica dei presidenti più amati

Ex aequo con il collega del Molise nella classifica de Il Sole 24 ore sul gradimento di governatori e sindaci

Vito Bardi è ultimo, ex aequo con il presidente del Molise, Donato Toma, nella classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei cittadini per i presidenti di Regione, stilata da Noto Sondaggi.  A guidare la classifica, Luca Zaia (Veneto Lega), seguito da Stefano Bonaccini (Emilia Romagna Pd) al terzo posto Massimiliano Fedriga (Friuli V.G., Lega) e Vincenzo De Luca (Campania Pd).

Sull’esito poco lusinghiero per il presidente della Basilicata, che ha ottenuto un 39% di gradimenti, in calo rispetto alla rilevazione precedente, non tarda ad arrivare il commento di chi siede nei banchi dell’opposizione in Consiglio regionale. “Il risultato impietoso della inconsistenza dell’azione di governo del Presidente Bardi -scrive Roberto Cifarelli, consigliere regionale Pd-è rappresentato dalla classifica di gradimento dei presidenti di regione, dove è relegato come ultimo.

Oramai a metà mandato elettorale, continua Cifarelli, le scuse che ancora vengono addotte dal centrodestra lucano nell’attribuire alle precedenti amministrazioni la responsabilità dei clamorosi insuccessi dell’attuale governo regionale non giustifica la conclamata assenza di visione strategica per una regione che merita ben altre capacità di governo.

In più- conclude Roberto Cifarelli- i fallimenti dell’evanescente e sempre assente Governatore Bardi si ripercuotono negativamente sul livello di gradimento dello stesso Sindaco di centrodestra di Potenza, Mario Guarente, che, nonostante la gestione della pandemia che ha determinato un salto nei gradimenti da parte dei Sindaci, rimane fermo ai dati passati: segno di un centrodestra lucano dilaniato dalla fame di potere.

Al riguardo appare del tutto fuori luogo e assolutamente scorretto sul piano etico politico che un Presidente della regione insieme ai suoi destrosauri assessori stiano chiamando i Sindaci lucani “invitandoli” a votare per un candidato come amministratore di Acquedotto Lucano. Che un ex Generale della Finanza si faccia prendere da questo modo di fare politica deve far riflettere”.