Istituto Superiore di Sanità, variante Delta al 22,7% in 16 regioni: nessun caso in Basilicata

Brusaferro: Dato atteso, da monitorare con grande attenzione. Tra le regioni al momento "salve", anche Molise, Umbria, Valle d'Aosta

 In Italia al 22 giugno la variante Delta (B.1.167.2) del virus SarsCov2 aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%. é quanto emerge dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.

La variante covid proveniente dall’India è il Friuli Venezia Giulia al 70,8%, in Sardegna è al 67%, in provincia di Bolzano al 60%, in Abruzzo al 56%, nelle Marche al 44%, in Lombardia al 38%, in Liguria al 33%, in Calabria al 30%, in Campania al 29,5%, in Emilia-Romagna al 23%, in Puglia al 16%, in Veneto all’11%, in Toscana al 7%, in Piemonte al 5% e in Sicilia al 3%.

“La crescita della prevalenza della variante Delta è un dato atteso, che deve essere monitorato con grande attenzione. E’ quanto afferma il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro che sottolinea: È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, che in questo momento è reso possibile dalla bassa incidenza, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che, come confermato anche ieri dall’Ema, questo garantisce la migliore protezione”.

Nessun caso di variante Delta è stato accertato in Basilicata, Molise, Umbria, Valle D’Aosta e Provincia di Trento.