Recovery fund, i lucani del Movimento 24 Agosto a Roma a protestare contro lo scippo di risorse al Sud

Una delegazione guidata da Manfredelli sarà nella Capitale per la manifestazione promossa dai senatori De Bonis e De Falco

“E’ facile essere italiani, ma noi siamo lucani”. Con questo ed altri slogan che richiamano l’ingiustizia e la penalizzazione che il Sud si appresta a subire con le scelte del Governo Draghi, una folta delegazione della Basilicata del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, guidata dal Referente regionale Nicola Manfredelli, parteciperà alla manifestazione di protesta organizzata nella giornata di mercoledì 21 luglio dai senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco in collaborazione con il Movimento fondato da Pino Aprile, per opporsi all’ennesimo scippo di risorse e di speranze per il Sud che si palesano con il tipo di PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) approvato e con la l’annunciata volontà del Governo di dare corso all’attuazione alla proposta di Autonomia Differenziata avanzata dalla Lega e dalle Regioni del Nord.

“La manifestazione Sud Chiama Italia si svolgerà davanti Montecitorio proprio per rimarcare il ruolo che il Parlamento è chiamato a svolgere per rispettare il dettato della costituzione affinché siano eliminate disparità e disuguaglianze, assicurando condizioni di equità tra tutte le realtà territoriali.

Per De Bonis e De Falco “l’Italia riparte se riparte tutta. L’Italia cresce se cresce il Sud. Per riequilibrare il sistema bisogna unire le forze. Per questo abbiamo voluto una manifestazione congiunta. Ci ritroveremo tutti insieme mercoledì 21 luglio davanti a Montecitorio per far sentire la nostra voce sul Pnrr sull’Autonomia Differenziata e sulla Politica agricola comune. Siamo stanchi di sorbirci la retorica del Nord efficiente e produttivo, quando quel modello economico ha dato prova di fare acqua da tutte le parti. Ma il Sud è stanco e non ha più intenzione di rimanere in silenzio”.

Con il PNRR – afferma Manfredelli – alla Basilicata arriveranno pochi spiccioli rispetto ai 13 miliardi inizialmente richiesti dalla Regione, con la conseguenza di vedere allargato ulteriormente l’insopportabile divario già esistente con il resto del paese. Se nel passato il Sud e la Basilicata, in particolare, sono stati pesantemente discriminati, ciò è stato possibile anche perché ce ne siamo stati buoni e zitti, subendo ogni tipo di ingiustizia e disuguaglianza. Adesso, però, -conclude -anche grazie all’impegno del Movimento 24 Agosto, non è più così e registriamo con soddisfazione che il principio dell’Equità viene fatto proprio da fasce sempre più ampie di cittadini e di amministratori”.