Afghanistan, Città della Pace: “Pronti a fare la nostra parte”

Il presidente della Fondazione fondata dal Nobel Betty Williams chiede alle istituzioni nazionali e locali che si attivino per garantire soccorsi e corridoi umanitari

“Di fronte ad un nuovo dramma umanitario come quello che si sta consumando in Afghanistan, alle porte dell’Europa, si chiede alle istituzioni nazionali e locali che si attivino immediatamente per garantire soccorsi e corridoi umanitari a donne, uomini e bambini afghani che fuggono dal terrore verso la libertà.” Queste le parole preoccupate di Enzo Cursio presidente ad interim della Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata fondata dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams.

La Fondazione si candida dunque a fare la propria parte in questa enorme crisi umanitaria per accogliere gli afghani in fuga dopo la caduta di Kabul. Del resto già dal 2015 nell’ambito del progetto SPRAR/SAI della Provincia di Potenza, in partenariato con Arci nazionale, la Fondazione ha ospitato 30 persone di alcune famiglie con bambini afghane che avevano collaborato con l’Esercito Italiano nell’ambito dell’operazione ISAF.

Per questo -conclude Cursio-la Fondazione mette ancora una volta a disposizione le proprie capacità ed il proprio know how per allestire in breve tempo progetti di emergenza in partenariato con istituzioni locali e nazionali e con i privati interessati a dare supporto concreto a chi fugge dal terrore del regime talebano