Bonus sociali: “il cittadino deve questuare per ottenere un suo diritto”

La segnalazione di un lettore sulle difficoltà riscontrate per ottenere il beneficio

Di seguito la lettera di un lettore sui Bonus sociali relativi alle utenze domestiche.

“Buongiorno, sono Vincenzo Fontana, vi ho già scritto altre volte ritenendovi più vicini ai cittadini di quanto non lo siano le Istituzioni.Oggi vorrei portare alla vostra attenzione la situazione dei Bonus Sociali relativi alle utenze domestiche per i nuclei familiari con ISEE inferiore agli 8.000 euro. Fino al 2020 il cittadino doveva richiedere l’ISEE, rivolgersi al Caf di riferimento ed inoltrare domanda che veniva poi girata ad Arera che infine procedeva a comunicare gli aventi diritto ai fornitori. Ogni anno, entro il mese di novembre, gli aventi diritto rinnovavano la richiesta e, nonostante tutto questo iter il beneficio veniva calcolato nelle bollette di luce a gas già a partire dalla seconda bolletta dell’anno.

Nel 2020 c’è stata una riforma di questo istituto che prevedeva l’automaticità della concessione in quanto l’Inps, una volta ricevute le richieste di ISEE dai cittadini, entro il mese di luglio doveva comunicare ai fornitori gli elenchi degli aventi diritto. Prima reazione è “finalmente, si sono decisi ad utilizzare le tecnologie, tanto ci voleva a utilizzare le banche dati già a disposizione della Pa?”; illusione.

Siccome nelle bollette di agosto il bonus non è proprio menzionato, il sottoscritto contatta il suo fornitore (ILLUMIA) per sapere come mai e la risposta è ” a noi non arriva alcuna comunicazione da nessuna delle autorità competenti (INPS, ARERA, Agenzia delle Entrate) per cui le consigliamo di rivolgersi al suo CAF ed inoltrare richiesta come negli anni precedenti”. Mi sale l’indignazione perché appena un mese fa ho chiuso una controversia con Acquedotto Lucano per vedermi riconosciuti gli arretrati di questi benedetti Bonus dal 2017.

Avete letto bene, AL non prendeva proprio in considerazione le comunicazioni ARERA e quando tu chiamavi al famigerato numero verde il massimo dello sforzo era “di che si preoccupa signore? se le spetta le verranno decurtati nelle prossime fatture, intanto paghi questa”. Per risolvere ho sospeso il pagamento di una bolletta di 400 € inviando una Pec al direttore di AL il quale, ad onor del vero, mi ha risolto il tutto in un batter d’occhio facendomi annullare la bolletta e facendomi arrivare anche una mail di scuse.

La mia indignazione però risiede nel fatto che il governo, il legislatore, viene incontro alle famiglie con disagio economico e poi il cittadino deve questuare per ottenere un suo diritto. Nessuno scrive un comunicato stampa di denuncia, nessuno sta davvero dalla parte di questi cittadini e mi riferisco a sindacati, classi politiche, associazioni dei consumatori, indignati speciali e via discorrendo.

Ah a proposito un ulteriore approfondimento andrebbe fatto per il bando regionale per il bonus acqua (aggiuntivo rispetto a quello nazionale), le cui domande sono state inoltrare nel 2020 e di cui nessuno si è ancora occupato. Naturalmente queste sono mie esperienze, potrei essere particolarmente sfortunato o potrei inventarmi tutto per cui vi chiedo perlomeno di verificare la notizia (cosa che voi sicuramente fate ogni volta).

Vincenzo Fontana