I petrolieri ci pagano pure i sogni!

Total, Shell e Mitsui portano con "finezza e creatività" la musica colta a Guardia Perticara

Pare che i 600 abitanti di Guardia Perticara “durante il silenzio della pandemia” abbiano “fatto un sogno”. “Musicare con creatività e finezza il gioiello architettonico e la natura incontaminata in cui vivono da millenni”. E, sorpresa delle sorprese, il sogno si è avverato. Infatti proprio in questi giorni, “l’11, il 12 e il 13 agosto” nel paese in pietra sta andando in scena il Festival musicale ClassicAlBorgo. In scena nomi illustri: Beppe Vessicchio, Alessio Boni e il virtuoso del pianoforte Francesco Libetta. Un programma di pregio che spazia da Mozart a Chopin, a Listz a Beethoven senza dimenticare Giuseppe Verdi. Bello vero? Ed è pure tutto gratis! E sapete perché? Pagano i benefattori Total, Shell e Mitsui.

A spiegare la genesi del Festival i due ideatori che non citeremo per pietà, ma di cui riportiamo le dichiarazioni: “L’idea di questo Festival è nata durante i periodi bui della pandemia. Cercando rifugio in un angolo remoto dell’Italia, quasi in fuga da una Milano messa a ferro e fuoco, nell’estate del 2020, siamo arrivati a Guardia Perticara. Arroccata su una piccola vetta nella valle del Sauro, tra colline verdi, alberi da frutto, calanchi e mucche podoliche che pascolano libere, questo borgo antico, fatto di case in pietra, stradine di mattoni, panorami suggestivi e abitanti cordiali, ci accoglie come persone di famiglia. Grazie a questi luoghi che profumano di passato, all’aria tersa e ai prodotti generosi della terra, riscopriamo a poco a poco un nuovo interagire con la natura: un rapporto così “fisicamente” diretto con essa, ti fa comprendere la necessità di averne rispetto, di assecondare i suoi ritmi, non per forza accelerati, e di abbandonarti proficuamente alla contemplazione.”

Ma guarda un po’ tu: “profumo di passato, aria tersa e prodotti generosi della terra”! Queste ed altre amenità retoriche sono contenute nel comunicato stampa inviato per presentare l’evento, il “sogno avverato”.

Ora però svegliamoci. A pochi chilometri da uno dei borghi più belli d’Italia (sic) si trova un Centro Olio in cui si estrae petrolio. Proprio nei mesi del lockdown questo giornale ha documentato con numerosi video la “finezza” dell’estrazione petrolifera che i cittadini della Valle del Sauro hanno segnalato, più e più volte, alla nostra redazione. Probabilmente perché non riuscivano a dormire, altrimenti avrebbero sognato paesaggi incontaminati, mucche podoliche al pascolo accompagnate da Mozart, Chopin, Beethoven e le caprette che fanno ciao. E chi non sogna, in quei luoghi, sa pure che proprio a Guardia Perticara si trova una discarica di reflui petroliferi, la più grande d’Europa, che si vorrebbe addirittura ingrandire a discapito del bellissimo borgo in pietra che di certo avrà lasciato senza parole il maestro Vessicchio e il mattatore Alessio Boni.

La realtà, che questi sognatori non hanno visto, questo giornale più volte l’ha raccontata: è fatta di fiammate che fanno temere per la salubrità dell’ambiente e per la salute, di agricoltori e allevatori, che in passato hanno trovato i loro animali morti e che i loro prodotti ora sono costretti a produrlo solo per loro stessi.

E allora consentiteci la chiosa adatta all’occasione: Ahi disperata terra di veleni, che metabolizzi il dolore con lustrini e paillettes offerti da chi ti ha portato la “morte” in casa! Applausi! E pernacchie, con “finezza” però.