Libera Basilicata: “Indignati per quanto accaduto su profili social del direttore dell’Arpab”

"Può un uomo delle istituzioni farsi portavoce e megafono di offese e ingiurie in uno spazio che, in quanto virtuale e virale, è ancora più ampio di una piazza fisica, senza che nessuno prenda provvedimenti?"

Le parole sono pietre. E non possiamo restare indifferenti e non far sentire la nostra voce e la nostra indignazione nei confronti di quanto accaduto ieri sui profili social di Antonio Tisci, direttore dell’Arpab, l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Proprio ieri, quando tutto il mondo ha pianto e reso onore al ‘’giusto tra i giusti’’ Gino Strada, Tisci, che in Basilicata ha un ruolo istituzionale importante, direttamente collegato a quello delle istituzioni che lo hanno nominato, Regione Basilicata e Dipartimento Ambiente, ha espresso e consentito di esprimere sul suo spazio social, parole indicibili nei confronti del Fondatore di Emergency.

Può, un uomo, farsi portavoce e megafono di offese, illazioni, ingiurie e farlo pubblicamente, in uno spazio che, in quanto virtuale e virale, è ancora più ampio di una piazza fisica, senza che nessuno prenda provvedimenti? Può farlo un uomo delle istituzioni, che non rappresenta solo se stesso ma l’intero apparato che lo circonda e che amministra e che, amministrando, rappresenta o dovrebbe rappresentare un’intera regione? No, crediamo di no.

Chiediamo, dunque, formalmente, che quanto accaduto ieri sia oggetto di seri provvedimenti. Noi ci dissociamo dalle sue parole e da quelle, infamanti, dei suoi sostenitori. Se qualcun altro non lo farà, sarà complice.

Coordinamento Libera Basilicata