Uil Scuola, se non si risolve il problema vaccinazione fondi stanziati non potranno produrre effetti sperati

Il sindacato commenta così le dichiarazioni del ministro Bianchi

Se non si risolve il problema del completamento della vaccinazione al personale scolastico e agli studenti lucani i 3,6 milioni di euro che il Ministero alla P.I. ha destinato alla Basilicata per la messa in sicurezza delle scuole, non potranno produrre gli effetti sperati. Lo afferma il segretario regionale della Uil scuola Luigi Veltri riferendo che dopo aver criticato le affermazioni del Ministro Bianchi sulla gratuità dei tamponi al personale scolastico, riservandola soltanto a quanti sono esentati dal vaccino, il sindacato minaccia di ritirare la firma al protocollo di sicurezza stipulato tra Ministero e sindacati.

In riferimento al fondo per le scuole che potrà essere utilizzato, mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate, la Uil precisa che l’impiego delle risorse “è consentito anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria Locali o con strutture diagnostiche convenzionate, utilizzeranno tali risorse anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria; il Ministero, al fine di non aggravare l’impegno amministrativo delle istituzioni scolastiche, fornirà il necessario supporto amministrativo e contabile attraverso schemi di accordo e indicazioni operative individuando procedure semplificate”

Un passaggio che era stato inteso da più sindacati, ANP (Associazione Nazionale Presidi) incluso, come tamponi gratuiti per il personale anche per l’aggiornamento del Green pass.

Non è così, secondo il Ministro che ha chiaramente affermato la gratuità solo per il personale che non può vaccinarsi. Parole che sono diventati fatti nella circolare che ieri il Ministero ha inviato alle scuole, ribadendo che la gratuità è soltanto per i lavoratori fragili.

“Son passato solo quattro giorni e il ministro Bianchi già ci ripensa – afferma il segretario generale Uil Scuola Pino Turi in un comunicato – e manda alle scuole una circolare applicativa del Protocollo appena firmato nella quale si dice: i tamponi diagnostici da effettuare al personale scolastico, saranno limitati unicamente a chi si trova in condizione di fragilità sulla base di idonea certificazione medica“.

“Il Protocollo viene stravolto” , attacca Turi minacciando di essere pronto persino al ritiro della firma. La limitazione contenuta nella circolare, secondo il sindacato, non compare nel testo finale del Protocollo sulla sicurezza firmato. Ed in effetti, rileggendo il protocollo, di lavoratori fragili non c’è traccia.

“Non è accettabile – denuncia Turi – che un atto ufficiale dell’amministrazione scolastica, anziché chiarire il contenuto, alteri la sostanza di un accordo.” “La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio – osserva il segretario generale della Uil Scuola – i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici debbono essere a totale carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid.”

In definitiva la Uil chiede al Ministro di riformulare la circolare applicativa rispettando il contenuto originario contenuto nel Protocollo. Diversamente la firma al protocollo sarà ritirata, minacciando anche contenziosi. “Il decreto di agosto va modificato in sede di conversione in legge. E’ compito della politica – conclude Turi – temperare il rigore di una norma che appare profondamente ingiusta nella parte in cui definisce l’obbligo del green pass per il personale scolastico, pena la privazione della retribuzione per i lavoratori inadempienti. Una misura che ci vede contrari e che impegnerà la Uil Scuola in ogni sede, non ultima quella giudiziaria.“ Veltri aggiunge che “continueremo a vigilare su cosa accade in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico”.

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