Carcere di Melfi, “gravi condizioni organiche e strutturali”

Lo denuncia in una nota il segretario generale dell'Osapp

Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, in una nota evidenzia “le gravissime carenze di organico nel carcere di Melfi dove si registra un significativo deficit nel ruolo degli ispettori (6 a fronte dei 13 previsti), dei sovrintendenti (8 a fronte dei 15 previsti), cui si accompagna una carenza di 3 unità nel ruolo di base.

A tali dati si aggiunge il dato ricavato dalle proiezioni del sistema SGP: organico previsto 139; forza amministrata: 122; forza operativa: 112. Ponendo già a confronto questi dati, se ne desume uno scarto, in difetto, di un -17% rispetto alle risorse previste. Va però considerato che la previsione del DM 2017 è tarata su una fotografia che non tiene conto della modifica di cui si è detto in intro: un reparto che per la tipologia dei detenuti che si appresta ad ospitare necessità di circa il 30%.

Rispetto a tale situazione di evidente disagio, -si legge nella nota di Beneduci- in relazione alla richiesta dell’Amministrazione, invero e in parte priva di aderenza alla realtà, di incrementare di fatto le incombenze, i carichi di lavoro e le conseguenti responsabilità dei locali addetti del Corpo, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto sia un congruo aumento dell’organico di Polizia penitenziaria disponibile e sia, stante la pericolosa disfunzione in essere, di provvedere all’urgente adeguamento degli impianti di videosorveglianza, anti-scavalcamento e antintrusione.