Dieci giorni di teatro in quattro centri lucani: chiusa la rassegna “Faccio Storie” foto

Quattro spettacoli prodotti dalle compagnie teatrali lucane di #reteteatro41 si sono alternati in un cartellone di sedici repliche che ha riportato le famiglie a teatro

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Quattro spettacoli prodotti da altrettante compagnie teatrali lucane. Quattro luoghi e comunità della Basilicata a ospitarli. Sedici repliche in dieci giorni di teatro che hanno coinvolto decine e decine di bambini e bambine, per tornare insieme a loro ad abitare gli spazi di socialità. Questi i numeri di “Faccio Storie”, la rassegna itinerante di teatro per l’infanzia e la gioventù pensata a misura delle famiglie dal network #reteteatro41. Matera, Satriano di Lucania, Potenza e Rotondella le tappe di un viaggio che per i più piccoli ha significato la scoperta o riscoperta del teatro e per tutti il ritorno a una dimensione comunitaria in cui riprendere il filo dei racconti da dove si erano interrotti.

Con la seconda edizione di “Faccio Storie” #reteteatro41 ha ritrovato il contatto con i bambini e le bambine della Basilicata. Le compagnie della rete, già impegnate abitualmente nel lavoro con l’infanzia, hanno voluto dedicare il proprio tempo e le proprie risorse al pubblico dei più piccoli, per ricominciare a stare insieme e fare comunità attraverso l’atto teatrale dell’ascolto. Il cartellone di date, partito il 17 luglio dal Borgo La Martella di Matera e conclusosi il 5 settembre al Rione Annunziata di Rotondella, passando per l’Anfiteatro Porticelle di Satriano di Lucania e il Rione Cocuzzo di Potenza, ha visto alternarsi quattro produzioni originali e inedite: “Bestiario materano” di IAC – Centro Arti Integrate, “Il diario di Sofia” di Gommalacca Teatro, “Into the border _ #1 studio” di Compagnia Teatrale Petra e Basilicata 1799 – Città delle 100 Scale Festival, “Stupori | 1° Studio” di Compagnia Teatrale L’Albero e Asd Oltredanza.

Nonostante le norme sanitarie che hanno limitato gli accessi, la rassegna ha visto ovunque un’ottima affluenza, non soltanto delle varie fasce d’età tra 0 e 12 anni interessate dagli spettacoli, ma anche di un pubblico di ragazzi più grandi, grazie all’ampia fruibilità dei contenuti. Il dato si è registrato sia nei due capoluoghi che nelle comunità meno popolose, a riprova del fatto che il teatro e la cultura restano un punto centrale per vivificare e costruire comunità di luoghi e persone. Se per le tappe di Matera, Potenza e Satriano di Lucania la rassegna è stata concentrata in due giorni e ospitata in un’unica location, a Rotondella i quattro spettacoli sono stati distribuiti nel tempo e nello spazio, toccando ogni volta un luogo diverso del territorio, secondo l’approccio di #reteteatro41 e delle compagnie che ne fanno parte: invadere più luoghi e comunità possibili per creare relazioni con e tra le persone partendo dal teatro.

#reteteatro41 riunisce quattro compagnie teatrali professionali della Basilicata: Compagnia Teatrale L’Albero di Melfi, Compagnia Teatrale Petra di Satriano di Lucania, Gommalacca Teatro di Potenza, IAC – Centro Arti Integrate di Matera. Quattro realtà artistiche fatte di persone che vivono quotidianamente il teatro come mezzo educativo, di crescita, di confronto, di conoscenza, di interpretazione della realtà. Obiettivo comune quello di costruire un percorso condiviso teso al rafforzamento del pubblico teatrale lucano e al suo incremento trasversale, attraverso un lavoro costante con le diverse comunità: bambini, adolescenti, insegnanti, disabili, anziani, donne, migranti, detenuti, abitanti delle periferie e dei piccoli centri.

Recente è il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura per tutte e quattro le compagnie della rete, che premia il lavoro di produzione e di inclusione che da anni portano avanti sul territorio: per IAC, Petra e Gommalacca tra gli organismi che operano nel teatro di innovazione per l’infanzia e la gioventù, per L’Albero tra gli organismi che svolgono attività di promozione della musica nell’ambito della coesione e dell’inclusione sociale. Questo per #reteteatro41 è uno stimolo a far sempre meglio, in vista delle attività che ripartiranno in autunno, a dispetto del periodo molto incerto, ed è, inoltre, una risposta all’assenza negli ultimi due anni di sostegno da parte della Regione Basilicata: la rassegna è stata un investimento totalmente a carico della rete, in attesa che il massimo ente regionale decida di incentivare nuovamente l’offerta culturale dei territori.

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