Violenza di genere: “L’Ue la riconosca come eurocrimine”

Il gruppo Greens/EFA, composto da Pedicini, Evi, D'Amato e Corrao chiede che la Commissione intensifichi la risposta alla violenza proponendo una direttiva ad hoc

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“Riconoscere la violenza di genere come crimine vuol dire garantire definizioni giuridiche e norme minime comuni nel quadro legislativo dell’UE per la prevenzione e la lotta a questo fenomeno. Ecco perché con la risoluzione di oggi abbiamo chiesto di inserire questo reato tra i cosiddetti Eurocrimini – quelli contemplati dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

Al voto favorevole del Parlamento che accogliamo con soddisfazione, si aggiunge anche l’impegno della presidente della Commissione Ursula von der Leyen che ieri nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione ha promesso interventi sulla violenza di genere entro fine 2021. Sono passaggi molto significativi, che mostrano come l’Unione europea sia finalmente pronta a intervenire contro una piaga sociale e culturale che dura da troppo tempo in Italia e in UE”, così in una nota stampa la delegazione italiana del gruppo dei Greens/EFA, composta da Piernicola Pedicini, Eleonora Evi, Rosa D’Amato e Ignazio Corrao.

“Come gruppo Greens/EFA – proseguono gli eurodeputati – ci siamo adoperati perché la Commissione intensifichi la risposta alla violenza proponendo una direttiva ad hoc, che includa misure di prevenzione, protezione, supporto e compensazione per tutte le vittime di violenza, cioè donne, ragazze, persone LGBTIQ+ e chiunque subisca violenza sulla base del proprio sesso o genere. Il voto di oggi, insieme all’impegno preso ieri dalla presidente von der Leyen ci sembra possano essere un primo passo verso l’adozione di regole efficaci e comuni a tutta l’Unione, come chiediamo da tantissimo tempo. Scandaloso – concludono – che Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si siano astenuti su questa risoluzione, dimostrando ancora una volta di non voler veramente prendere misure concrete contro la violenza di genere”.

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