Cifarelli: Auguri ai nuovi dg, ma non si scambi il maquillage con il cambiamento

Per il consigliere regionale del Pd "operazione utile a sviare dai veri nodi politici cui è inchiodata la maggioranza a trazione destroleghista"

Dopo le solenni dichiarazioni del 22 settembre in Consiglio Regionale ci aspettavamo dal Presidente Bardi atti e dichiarazioni di vero cambiamento. La nomina dei Direttori Generali delle Direzioni, invece, appare solo come una operazione di maquillage utile a sviare dai veri nodi politici cui è inchiodata la maggioranza regionale a trazione destroleghista. E’ quanto dichiarato dal Capogruppo regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.

Nel ringraziare per il lavoro svolto i Direttori non riconfermati, Galante e Caivano, è d’obbligo augurare buon lavoro ai nuovi Direttori ed a quelli riconfermati seppure in Direzioni diverse, cui riconosciamo capacità e competenza. Siamo certi che sapranno operare con spirito di servizio a favore dei lucani.

In realtà, però, questo “primo segnale di cambiamento” – continua l’esponente Democratico – che il Presidente aveva anticipato in Consiglio regionale, è soltanto una finzione. I nuovi Direttori Generali infatti vanno a sostituire i precedenti nominati dallo stesso Bardi e, come è noto, i vertici della macchina amministrativa non hanno il compito di indirizzo politico programmatico, ma, tranne che il Presidente non abbia inteso diversamente (il che significherebbe che Bardi si sarebbe sostituito al legislatore nazionale ed avrebbe rovesciato l’ordinamento attuale nella distinzione dei compiti tra la funzione di indirizzo politico e quella di gestione), rappresentano soltanto il braccio operativo di coloro che dovrebbero governare la regione Basilicata.

La verità è che i nodi politici restano tutti aperti e probabilmente dovremo attendere la scadenza del mandato della presidenza del Consiglio per capire come e se saranno affrontati. Nel frattempo siamo arrivati a fine 2021 e ci ritroviamo ancora senza l’agognato Piano Strategico Regionale più volte annunciato ma, in realtà, solo abbozzato (male), che, visto il ritardo clamoroso, quando vedrà la luce non servirà più a niente.

Per non parlare poi – aggiunge Cifarelli – della programmazione dei fondi europei 2021- 2027 sulla quale è meglio stendere un velo pietoso vista l’assenza di proposte, di coinvolgimento , di dibattito pubblico con i diversi soggetti sociali ed economici interessati e men che meno con i rappresentanti istituzionali. I due straordinari pilastri programmatici ed economici sui quali si sarebbe dovuto costruire il futuro prossimo della nostra regione, dei nostri giovani, delle nostre imprese e delle nostre famiglie sono stati completamente dimenticati e coperti da un incomprensibile oblio. Assistiamo praticamente da inizio mandato ad una logorante crisi politica che si protrae senza soluzioni di continuità e con feroci contrapposizioni tra alleati di maggioranza.

Come non ricordare il pluridimissionario assessore che si dimette (irrevocabilmente) per poi come se nulla fosse continuare a svolgere la funzione assessorile; oppure quei consiglieri regionali che, in barba ad ogni principio di terzietà o più semplicemente in mancanza di buon senso, partecipano a selezioni pubbliche in modo da ipotecare qualche posto al sole per il futuro. Ecco. Su questo ci aspettavamo segnali concreti.Il Presidente della Giunta invece continua a far finta di niente come se di questo vuoto politico lui non fosse responsabile.

I cittadini lucani- conclude il Consigliere Cifarelli -attendono da Bardi risposte chiare ed inequivocabili sulle grandi questioni che interessano il presente ed il futuro di una regione che, oggi più che mai, avrebbe bisogno di una guida politica e di un governo forte ed autorevole in grado di indicare la rotta alla società lucana disorientata e confusa. Per dirla alla Rabelais “tirate giù il sipario, la farsa è finita”.