A Venosa la presentazione di “Savino Sileno scrive sulla lavagna del cielo: Michele Mulieri, una stanchezza da meditare”

Il volume, a cura delle lucane Anna Albanese e Marina Berardi, è un testo di antropologia del patrimonio

Sarà presentato a Venosa, il 19 novembre alle 18, il libro “Savino Sileno scrive sulla lavagna del cielo: Michele Mulieri Una stanchezza da meditare”. L’iniziativa si terrà nella Sala del Trono del Castello Pirro del Balzo alle ore 18:00.

Il volume, a cura delle lucane Anna Albanese e Marina Berardi, è un testo di antropologia del patrimonio, radicato in Basilicata, tra i paesi di Grassano e Tricarico, a un nodo di cinque strade, nel quale Michele Mulieri si dichiara Presidente unico e assoluto della Repubblica dei Piani Sottani. Era il 1950. “E mai una storia come questa del Mulieri, ch’io definirei regina, ho sentito in un libro e a voce” dichiara lo scrittore Savino Sileno nel suo manoscritto oggi ritrovato e lì integralmente pubblicato. Michele Mulieri, che già Rocco Scotellaro ebbe a immortalare in note pagine, ritorna in quest’opera insieme al dattiloscritto inedito del venosino Savino Sileno.

La presentazione del libro si muoverà attorno alla figura del Mulieri ed a quella dello scrittore scomparso Savino Sileno alternando illustri interventi e testimonianze dirette. Il testo pubblicato da CISU nella collana di Antropologia del patrimonio diretta da Alessandro Simonicca è un volume in cui si alternano voci, presenze, riflessioni, sguardi che partono dalla figura di Michele Mulieri per offrire spunti antropologici e storici nel contesto in cui Mulieri creò quella che fu definita la Repubblica assoluta dei Piani Sottani.

Nella quarta di copertina si legge: «In Basilicata, tra i paesi di Grassano e Tricarico, a un nodo di cinque strade, Michele Mulieri si dichiara Presidente unico e assoluto della Repubblica dei Piani Sottani. Era il 1950. “E mai una storia come questa del Mulieri, ch’io definirei regina, ho sentito in un libro e a voce” dichiara Savino Sileno2 nel suo manoscritto oggi ritrovato e qui integralmente pubblicato. Michele Mulieri che già Rocco Scotellaro ebbe a immortalare in note pagine, ritorna in questo volume, fa risentire il suo accento inconfondibile e offre la possibilità di ripensare il nostro tempo, in un coro di voci che restituiscono il suo spirito “avventuriero” e la sua “stanchezza da meditare”.»

La nascita di questo libro ha una storia lunga ormai. È un progetto sostenuto dalla famiglia Mulieri e in particolare da Eleonora Carbone, moglie di Antonio Guerriero Romano, figlio minore di Michele Mulieri, che ha messo a disposizione una parte consistente dell’archivio personale di Michele Mulieri nel tentativo di ricostruire e di restituire il suo peculiare vissuto già in parte raccontato da Rocco Scotellaro in Contadini del Sud e nel libro di Franco Casalino La vera storia di Michele Mulieri. Tra i documenti è stato rinvenuto anche il manoscritto inedito, sotto forma di bozza, di Savino Sileno che, sul finire degli anni settanta, intervistò Michele Mulieri ospitandolo anche nella propria abitazione di Venosa.

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