Cifarelli (Pd): Il Reddito di cittadinanza va potenziato, non cancellato

Il problema della povertà andrebbe affrontato con iniziative concrete e con sensibilità e non con la rozzezza di argomenti pretestuosi e propagandistici che servono solo a “certificare” l'esistenza in vita (politica) di qualcuno

“A tutti è capitato di vedere servizi giornalistici dove, grazie ad indagini degli organi preposti, finti ciechi sono stati smascherati, tuttavia non ho mai sentito nessuno, a seguito di questi episodi, voler togliere le pensioni a tutti i ciechi. Nelle ultime ore ha fatto particolarmente scalpore l’indagine resa nota dagli organi inquirenti su chi percepisce il Reddito di Cittadinanza senza averne diritto. Indagine sacrosanta, ma i commenti faziosi di alcuni opinionisti ed esponenti politici rischiano di banalizzare e generalizzare una vicenda alquanto complessa e delicata”. E’ quanto dichiara il Capogruppo regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.

Infatti, come spesso accade, sulla notizia si sono immediatamente e confusamente lanciati i soliti noti per strumentalizzare politicamente quanto è avvenuto e provare a mettere in discussione la misura di sostegno. Sull’argomento – continua l’esponente Pd – è bene essere chiari: il Reddito di Cittadinanza va potenziato e perfezionato, non cancellato. Indietro non si torna. Non possiamo mettere in discussione uno strumento che ha dato sollievo e dignità sociale a circa tre milioni di italiani coinvolti. Né possiamo equipararlo ad abusi e soprusi ben più gravi che da anni affliggono il nostro Paese. Se ci sono irregolarità o illegalità vengano perseguite e condannate, ma è inammissibile che si offendano migliaia di cittadini che grazie a questo aiuto si sono affrancati dalle prepotenze e dalle false promesse di qualche furbastro.

Per fortuna, – aggiunge Cifarelli -la pensa così anche il Presidente del Consiglio Draghi che nell’ultima legge di bilancio ha confermato la misura pur migliorandola nella parte dei controlli preventivi. La Basilicata nel recente passato ha fatto da apripista adottando misure di sostegno economico e di politiche attive per il lavoro come il programma Reddito Minimo di Inserimento e i Tirocini di Inclusione Sociale che con il tempo si sono armonizzate con il RdC, impegnando uomini e donne della nostra terra in progetti di pubblica utilità.

In Italia il problema delle povertà è una questione aperta soprattutto in un momento della storia così drammatico. Pertanto, – conclude Roberto Cifarelli – andrebbe affrontata con iniziative concrete e con la dovuta sensibilità e non con la rozzezza di argomenti pretestuosi e propagandistici che servono solo a “certificare” l’esistenza in vita (politica) di qualcuno.