Dati Svimez confermano che bisogna mettere in sicurezza le famiglie lucane

Lo ha detto il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, intervenendo alla Giornata Caf Uil

“I dati Svimez rafforzano l’impegno dei servizi della Uil a mettere in sicurezza famiglie, lavoratori, pensionati e disoccupati”. Lo ha detto il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli, intervenendo oggi alla Giornata Caf Uil. “L’altra faccia della “medaglia” dello spopolamento – ha aggiunto – è il crescente disagio sociale di chi continua a vivere specie nei piccoli centri. “Il virus ha aggredito una società già stanca”, come sottolinea il Censis. Perché la pandemia è una potente messa alla prova del nostro schema di sviluppo, delle nostre prospettive individuali e collettive, della stessa convivenza nelle relazioni interpersonali, una sfida per affrontare una volta per tutte, con forza, i nodi strutturali della società lucana e che abbiamo definito nel corso di questi mesi, insieme. Sfide che sono ancora tutte da affrontare con immediatezza senza lentezze e ritardi, perché la pandemia è un moltiplicatore di disuguaglianze e dobbiamo correre insieme per non lasciare nessuno indietro.

Bisogna restituire un futuro alla nostra regione e al nostro Paese. Per questa ragione – ha affermato Tortorelli – abbiamo chiesto al Presidente Bardi un confronto “vero” sul Piano Strategico Regionale. E per tutto questo sabato terremo a Potenza una manifestazione unitaria – Cgil, Cisl, Uil – sui temi del lavoro, del fisco, della sicurezza sul lavoro, della protezione sociale delle famiglie. Dobbiamo ripartire dall’esigenza di un profondo cambiamento delle politiche, pena l’aggravarsi delle precarietà ed il permanere di condizioni di marginalità socio-economica della regione. Si tratta di raccogliere le sfide strutturali da affrontare con una traiettoria comune, condivisa, tra istituzioni e società locale con al centro il valore della prossimità dei luoghi, dei paesi, delle medie città ed il consolidarsi del sentimento di comunità. Solo così lavoro e impresa, insieme, possono estrarre dalla crisi Covid nuovi valori, nuovi diritti individuali e sociali. Una strategia che, tuttavia, sia principalmente una manovra-ponte di sostegno dei soggetti sociali e delle famiglie colpite dalla crisi, che rinforzi la loro capacità reddituale, di consumo e soddisfi i bisogni, anche nuovi”. Ecco perché – ha detto il segretario regionale della Uil – non mi stupisce che il Censis parli di una “incapacità di visione” nell’affrontare la crisi scatenata dal Covid. Il Covid rende più urgenti le ragioni di una svolta. E sollecita anche noi ad offrire un contributo più adeguato di partecipazione ad una azione comune secondo un’agenda di priorità condivise”.

La Consulta Caf Uil Basilicata ha tenuto a Potenza una giornata di lavoro e di formazione con la partecipazione di Giovanni Angileri, presidente nazionale del Caf Uil e coordinatore della Consulta nazionale dei Caf. Anna Carritiello, responsabile del Caf-Uil Basilicata e componente della segreteria regionale confederale, che coordina la complessa attività degli operatori del sindacato, ha evidenziato che nell’anno che sta per chiudersi – riferisce – abbiamo prodotto 10.700 Isee, a cui aggiungere la lavorazione di 20.600 modelli 730 (redditi), 600 modelli redditi persone fisiche, 138 pratiche successioni. Solo per fermarci ai documenti più richiesti. Un lavoro complesso destinato ad aumentare per effetto della crisi da Covid perché le famiglie sono costrette a richiedere l’Isee o aggiornarlo fin dai primi mesi del 2022.

Il programma della giornata della Consulta del Caf dopo l’apertura dei lavori di Carritiello, ha visto interventi dei dirigenti sindacali Carmine Lombardi e Bruno Di Cuia. E’ seguito un dibattito con il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli e le conclusioni del presidente Angileri. La seconda parte della giornata è stata dedicata all’attività formativa con Rosa Abbruzzese e conclusioni di Carritiell