Scuola Basilicata, Uil: contro i contagi in classe servono interventi di sistema

La situazione dei contagi nelle scuole lucane: 269 classi e 1300 alunni sinora interessati

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La situazione dei contagi nelle scuole lucane – 269 classi e 1300 alunni sinora interessati – richiede un sistema di interventi: meno alunni per classe, distanziamento, presidi sanitari a scuola, tracciamento, sistemi di aereazione. Si corre ancora in emergenza mentre la responsabilità è sempre delle scuole. Il personale è stanco e preoccupato. E’ quanto sostiene una nota della Uil Scuola a firma del segretario regionale Luigi Veltri.

Il tracciamento è saltato, i presidi sanitari neanche messi all’ordine del giorno delle priorità della scuola – sottolinea la Uil Scuola – mentre la scuola è rimasta sola a far fronte a un obbligo vaccinale selettivo, alle polemiche sul green pass, al mancato tracciamento a carico delle Asl, alle responsabilità di salute pubblica caricate sulle spalle del personale e dei dirigenti scolastici, per arrivare ai tamponi che dovevano essere gratuiti e non lo sono mai stati.

La politica nazionale e regionale è in ritardo. La scuola serve per eliminare le discriminazioni non per crearle ma purtroppo ancora una volta si scaricano addosso problemi che andavano risolti diversamente e in modo preventivo. Il vaccino obbligatorio ai docenti non è sufficiente, forse l’obbligo vaccinale per tutti sarebbe la strada da intraprendere anche per un Governo che fa la voce grossa solo in tema economico. Fermo restando che i lavoratori e le forze politiche, in ogni occasione hanno responsabilità proprie, decidere dei diritti universali dei cittadini e dei lavoratori richiede livelli di condivisione e di responsabilità molto elevati.

La risposta è nelle scelte, nelle decisioni, nelle cifre. Basta scorrere la Legge di Bilancio per accorgersene. La scuola va verso lo sciopero. Il ministro avrebbe potuto agire in modo da disinnescare la protesta. Ipotesi praticabile se avesse avuto la capacità di dare qualche risposta. Il tavolo al ministero convocato in tutta fretta è il sintomo del modo di procedere di questo dicastero – osserva il segretario nazionale Uil Scuola Pino Turi, dopo la circolare emanata in nottata sulle quarantene a scuola – si sceglie la via dell’urgenza più che quella della programmazione e delle decisioni valutate insieme. Quel Tavolo non ha mai dato risultati perché mai si sono condivise scelte e programmi ma solo imposto ed informato. Per questo ne abbiamo preso le distanze ed addirittura ritirato la delegazione trattante, visto che di trattativa non se ne vedeva l’ombra – osserva Turi. Ora la parola è ai lavoratori che vogliono democraticamente esprimere la loro insoddisfazione per una politica che sta mostrando tutti suoi limiti

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