Piano Gol, “Necessaria forte accelerazione, occasione straordinaria per Governo regionale”

Tortorelli (Uil Basilicata): Richiede speciale attenzione, le sole politiche attive del lavoro non bastano"

Al secondo tavolo di confronto sul Piano GOL (Garanzia occupabilità dei Lavoratori) tra Governo regionale e organizzazioni sindacali, rappresentanze datoriali e del sistema formativo, Anpal servizi, Arlab, il Segretario Generale Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, ha ribadito che l’attuazione del Piano “richiede una speciale attenzione e che le sole politiche attive del lavoro non bastano per la risoluzione delle croniche problematiche occupazionali in Basilicata. Esse – ha detto – vanno accompagnate da una robusta politica di sviluppo innovativo e collegate ad investimenti generativi di una consistente offerta di lavoro sul territorio regionale con l’obiettivo strategico di assorbire un considerevole numero di disoccupati. Destinatari delle misure sono, infatti, i percettori di ammortizzatori sociali (il 2021 in Basilicata si è chiuso con l’erogazione di 19 milioni di cassa integrazione) o di sostegno al reddito, per i quali tutti gli interventi dovranno essere attivati entro i primi quattro mesi dall’inizio dell’erogazione delle prestazioni. Altri target prioritari sono poi le persone più vulnerabili identificate quali donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani con meno di trenta anni di età (si pensi ai 36 mila NEET lucani), lavoratori con almeno cinquantacinque anni. Degli 880 milioni di euro ripartiti fra le regioni per l’anno 2022, 9,7 sono stati assegnati alla Basilicata per coinvolgere nel programma circa 6mila disoccupati (il 20% della platea).

Occorre ricordare, inoltre, che il programma Gol non prevede il semplice rimborso delle attività e che l’erogazione delle somme stanziate è vincolata al raggiungimento dei target stabiliti anno per anno in termini di numero di beneficiari raggiunti e della erogazione della formazione necessaria per la qualificazione e riqualificazione degli stessi.

Preliminare e prioritario risulta, dunque, il potenziamento dei centri per l’impiego, incluso il prezioso apporto dei Navigator, utilizzando il bagaglio di formazione e conoscenze acquisito da queste figure. La Basilicata, secondo l’ultimo monitoraggio del governo (aggiornato al 30 giugno), è tra le sette regioni che non ha provveduto ad assumere personale, sempre più indispensabile, negli otto Centri per l’Impiego della regione. Se si tiene conto che su 11.600 ingressi previsti nel triennio 2019-2021 nei 550 CPI complessivi ne sono stati realizzati sinora solo 1.900, i ritardi rischiano di compromettere, ancora prima di partire, l’attuazione delle misure del Governo sulle politiche attive del lavoro strettamente intrecciate alle “missioni” del Pnrr.

Si tratta di una fotografia impietosa che, sebbene sia stata in parte condizionata dall’emergenza sanitaria, ci mostra nella sua interezza le profonde difficoltà in cui versano i nostri servizi pubblici per l’impiego che dovrebbero rivestire una rilevanza strategica nella realizzazione dei programmi di politiche attive recentemente definiti dal Governo. Si attivi, inoltre, l’Osservatorio del mercato del lavoro provvedendo a munire lo stesso di una congrua dotazione di figure professionali per avviare subito una ricognizione dei contingenti di non occupati da avviare a lavoro e/o formazione. È necessaria – ha concluso Tortorelli – una forte accelerazione, il Governo regionale deve saper cogliere questa occasione straordinaria di crescita e sviluppo per creare nuova e buona occupazione