Pomarico: “la rete idrica e fognaria è un colabrodo”

La denuncia di Angela Salerno, consigliera comunale: "sotto via Salsa si sversano liquami a cielo aperto"

“Che fine hanno fatto i soldi che sarebbero serviti a salvare il nostro povero e fragile paesello? È stato fatto scempio delle risorse messe a disposizione per ripristinare la fatiscente rete idrica e fognaria del centro storico. Questo anche con la complicità del nostro caro sindaco che nonostante fosse stato avvertito della pericolosità che rappresentavano le copiose perdite delle condutture per la natura e fragilità del nostro territorio non si è opposto minimamente alle inopportune varianti, imposte dall’Acquedotto Lucano, che hanno portato a spostare tutte le lavorazioni previste nel centro storico dal progetto “Ristrutturazione rete fognaria del centro abitato” in altri posti non precisamente e meglio identificati.” Lo scrive  in una nota al nostro giornale Angela Salerno, consigliere comunale di opposizione a Pomarico.

pomarico fogna a cielo aperto
pomarico fogna a cielo aperto

Salerno, che ci ha anche inviato alcune foto, aggiunge: “Si era avuta la fortuna di avere a disposizione quasi due milioni di euro per poter aggiustare quel colabrodo di rete idrica e fognaria che tanti danni provoca al nostro abitato e soprattutto al nostro ormai abbandonato centro storico. Le copiose perdite avevano già procurato danni ingenti all’antico e fragile borgo, si erano già verificati sgrottamenti, crolli e lesioni di interi rioni, per non parlare del terreno sotto Corso Emanuele che da tempo si era cominciato ad abbassare scoprendo i pali delle paratie sottostanti. Nonostante tutto ciò si decise di sacrificare chilometri di nuove tubazioni per sanare un’emergenza sanitaria che si era verificata. Ci si accorse d’un tratto che il depuratore di via Salsa non funzionava correttamente e che c’erano degli sversamenti di liquame. In verità il problema sussisteva da molto tempo, ma durante i lavori “Ristrutturazione rete fognaria del centro abitato” si ritenne che il problema era improcrastinabile e bisognava agire d’urgenza e pertanto fu redatta una variante al progetto originario che toglieva tutte le lavorazioni previste nel centro storico ed andava a risolvere l’emergenza sanitaria. Tutte le risorse per l’ammodernamento della rete idrica e fognaria del centro abitato per poter eseguire i lavori atti a dismettere il depuratore di via Salsa e convogliare tramite un sistema di pompe tutti i liquami di fogna al depuratore di “fosso Gisso”.

pomarico fogna a cielo aperto
pomarico fogna a cielo aperto
pomarico fogna a cielo aperto

“Ora – conclude la consigliera di Fratelli d’Italia – a distanza di quasi cinque anni il paese si ritrova un centro storico con una rete idrica e fognaria fatiscente, le rotture ed i danni provocati sono a cadenza giornaliera, e si ritrova anche una fogna che sotto via Salsa sversa i liquami a cielo aperto. Il depuratore di via Salsa è stato dismesso, ma i liquami lo baipassano e si sversano a cielo aperto nelle campagne. Il sindaco “autorità sanitaria locale” non si accorge di nulla. Non si accorge nemmeno che la circonvallazione proprio in corrispondenza degli sversamenti, casualmente, si sta abbassando sempre di più, a dispetto dei vari strati di asfalto aggiunti. A chi glie lo fa notare risponde che ha già pronto un altro finanziamento per aggiustare il tutto; ma se, Dio non voglia, si innesca un “altra frana, noi cittadini sapremmo bene dove mettere detto finanziamento. La migliore delle sceneggiate il nostro Sindaco l’ha interpretata fingendo di scagliarsi contro l’Acquedotto Lucano per i danni e la frana provocata in corrispondenza del serbatoio, visibile dalla S.P. 211 (vicino al cimitero). La farsa si è conclusa con un niente di fatto, la frana continua ad avanzare, l’acqua continua a sgorgare dalla terra tanto che ora ristagna ai bordi della Provinciale e tutta la popolazione è gabbata e contenta, almeno così pensa lui.”

Angela Salerno – Consigliere comunale (Fratelli d’Italia) Pomarico