Operazione Iceberg, crolla in Cassazione l’impianto accusatorio

Tutto da rifare nell'inchiesta in cui furono arrestate 14 persone e coinvolto il bar del Tribunale di Potenza

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, nonostante il Procuratore Generale Cocomello avesse chiesto l’inammissibilità del ricorso proposto dalla difesa, ha annullato, con rinvio, l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Potenza che, confermando quella del G.i.p., aveva ritenuto la gravità indiziaria nei confronti di Moukthari Abdelkebir, Riviezzi Saverio, Riviezzi Domenico e Riviezzi Vito, Riviezzi Valerio nonché per Quarantino Angelo e Lama Gerardo nell’ambito dell’inchiesta della Dda potentina denominata “Iceberg” ch il 14 aprile 2021 portò all’arresto di 14 persone e al sequestro della società che gestiva il bar all’interno del Tribunale del capoluogo lucano.

Moukthari Abdelkebir, elemento di spicco della mafia potentina e ritenuto “braccio destro e uomo profondamente legato a Riviezzi Vito e Riviezzi Saverio”, gruppo in rapporti con frange della ndrangheta.

Il Tribunale potentino, forte anche della presenza in atti di dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, aveva confermato la gravità indiziaria non solo per il delitto associativo ma anche per ben otto reati – tra i quali estorsioni, rapine, furti – reati tutti aggravati sia dal metodo mafioso che dalla finalità agevolatrice del clan Riviezzi.

All’interno dell’inchiesta vi era pure una vicenda che aveva suscitato particolare clamore: la ipotizzata estorsione compiuta dal Moukthari finalizzata al controllo del bar del Tribunale di Potenza da parte del clan anche mediante l’invito rivolto ad un avvocato con l’intento di convincere quest’ultimo a non intraprendere alcuna iniziativa per tale attività economica.

L’inchiesta ha subito una drastica battuta di arresto atteso che è rarissimo che innanzi alla Suprema Corte intervenga l’annullamento rispetto a ben nove diversi reati, a riprova della fine e certosina opera difensiva svolta dagli avvocati Giusida Sanseverino del Foro di Benevento e Salvatore Laguardia, lavoro difensivo che ha potuto contare sull’apporto offerto innanzi ai giudici di legittimità del cassazionista Dario Vannetiello del Foro di Napoli.

La Suprema Corte ha disposto che dovrà procedersi ad un nuovo giudizio di rinvio innanzi al Tribunale del riesame di Potenza che dovrà riesaminare la fondatezza delle accuse mosse a Moukthari, come dovrà riesaminare anche quelle elevate ad altri suoi coindagati, analizzando adeguatamente le diffuse ed articolate argomentazioni del nutrito collegio difensivo.

Nel frattempo Moukthari continuerà a rimanere agli arresti domiciliari grazie all’accoglimento della istanza che fu formulata poche settimane dopo l’arresto dagli avvocati Sanseverino e Laguardia.