Solidarietà alla sindaca di Ruoti

Anna Maria Scalise, ferita nella sua dignità di donna, vittima di attacchi volgari e violenti figli di una cultura androcentrica e medievale

L’attuale sindaca di Ruoti, all’epoca della sua candidatura nel 2017 ci aveva fatto indignare, e non poco, durante un comizio dell’allora sindaco uscente Angelo Salinardi che l’aveva presentata ai suoi cittadini come un ‘sindaco immagine’ assicurando che il vero primo cittadino sarebbe stato lui. Il prosieguo della storia però non è andato come Salinardi aveva annunciato perché Anna Maria Scalise il paese lo ha amministrato e Salinardi è passato nei banchi dell’opposizione. Se Scalise abbia amministrato bene o male non lo sappiamo.

Se non lo avesse fatto bene sarebbe semplicemente un cattivo amministratore come ce ne sono tanti e sarebbe un diritto dell’opposizione consiliare criticarla, magari denunciarne eventuali abusi o illegalità. Ma non è andata così. Stando a quanto si legge nelle carte dell’inchiesta della Procura di Potenza che ha portato all’arresto di 16 persone, tra cui proprio l’ex primo cittadino Salinardi, per screditare l’azione amministrativa della sindaca  si sarebbe fatto ricorso ad un metodo mirato a colpire la sua dignità donna.

Il copione messo in piedi dai suoi detrattori la dipinge come “una fedifraga che di notte si chiude in un b&b con il suo assessore amante”. E poi gli epiteti volgari in consiglio comunale, la sua vita spiata con metodi illegali alla ricerca del dettaglio pruriginoso che anche se non c’è viene dato in pasto ai benpensanti che a loro volta diventano complici. E no, non è la trama di un filmetto anni 70 bensì quello di cui sono accusati gli arrestati, che ci auguriamo avranno modo di dimostrare la loro estraneità ai fatti.  Al di là dei presunti reati commessi emerge una cultura androcentrica, volgare e violenta, che, proprio come accaduto nel 2017 dovrebbe indignarci tutti. Solidarietà ad Anna Maria Scalise.