Tamponi ai raccomandati, “Bardi chiarisca, l’opinione pubblica chiede verità”

I consiglieri regionali del Pd chiedono al presidente di riferire in Consiglio sulla vicenda emersa da un'inchiesta della Procura

“Il Presidente Bardi chiarisca sulla vicenda dei cosiddetti “tamponi vip.” Un odioso privilegio, stando a quanto riportato, che ha coinvolto diverse personalità e che rischia di gettare un’ennesima pesante ombra sulla gestione lucana della pandemia.” E’ quanto chiedono i Consiglieri regionali del Partito Democratico Roberto Cifarelli e Marcello Pittella all’indomani della notizia, anticipata nei giorni scorsi da il Quotidiano del Sud, sull’inchiesta per la morte del giornalista e blogger Antonio Nicastro e l’imprenditore Palmiro Parisi. Entrambi deceduti dopo aver contratto il covid ed aver atteso molti giorni prima di poter effettuare il tampone nonostante i sintomi evidenti del virus. (Leggi qui) Per la procura, infatti sarebbero morti per il ritardo con cui venne loro effettuato il tampone perché scavalcati da 34 persone tra cui proprio il presidente Bardi e i consiglieri regionali Fanelli e Merra (Lega); Bellettieri (Forza Italia) e l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa (Fratelli d’Italia).

“Dinanzi alla vicenda giudiziaria che sta producendo i suoi primi effetti, -aggiungono i due consiglieri regionali del Pd- chiediamo al Presidente della Giunta di riferire sull’argomento nel corso del Consiglio. La materia è alquanto delicata,  in quanto ha toccato la vita di tanti cittadini lucani che nella fase iniziale della pandemia hanno subìto disservizi sanitari alcune volte fatali.

Oggi, alla luce di quanto emerge, le criticità non attengono solamente alla sfera burocratica ma abbracciano l’ambito della politica e di alcuni suoi protagonisti. A questo proposito– continuano Cifarelli e Pittella – ricordiamo le parole, solennemente pronunciate dal Presidente Bardi nel corso di un Consiglio precedente, sul legame indissolubile tra etica ed estetica di tutti coloro che ricoprono incarichi di natura pubblica. Su questi argomenti è vietato scherzare, così come non possono essere utilizzati a mò di spot propagandistici. Chiediamo coerenza e consequenzialità nel perseguimento della strada della chiarezza e della trasparenza.

Pertanto, – concludono i Consiglieri regionali Cifarelli e Pittella – la richiesta di discuterne in Consiglio oltre che urgente ci sembra doverosa, non nei nostri confronti, ma, per rispetto di una opinione pubblica che chiede verità.”

Antonio Nicastro e Palmiro Parisi

Nicastro e Parisi