Tentata estorsione e concorrenza illecita, un arresto a Melfi

Le indagini partite dopo la denuncia di un imprenditore del settore cerealicolo

Un 53enne di Melfi M.P. è stato arrestato, dai carabinieri, lo scorso 12 febbraio perché accusato di tentata estorsione e concorrenza illecita nei confronti di due imprenditori del settore cerealicolo del basso melfese.

Le indagini sono partite a seguito della denuncia di un imprenditore, nel giugno scorso, che aveva raccontato agli inquirenti di essere stato aggredito dal 53enne che lo avrebbe anche inseguito per investirlo con la mietitrebbia. I fatti si sarebbero verificati dopo che l’imprendiotre aveva contattato l’arrestato a seguito di minacce telefoniche che prennunciavano il possibile incendio dei mezzi agricoli dell’imprenditore stesso e di un collega, anch’egli poi vittima di minacce, se non avessero abbandonato le attività cerealicole su porzioni fondiarie di proprietà di terzi, reclamandone la trebbiatura ed i relativi compensi economici.

Per come emerso dalle indagini a livello di gravità indiziaria, le minacce, il clima di omertà oramai diffuso, la paura per possibili azioni ritorsive e i diffusi incendi dolosi che si sono susseguiti sul territorio nell’estate 2021, avevano indotto le vittime a valutare di non assumere commesse in tali zone per i pericoli connessi. Per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari.