Concorsi in Regione, Cifarelli PD: serve maggiore concertazione

18 marzo 2022 | 13:22
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Concorsi in Regione, Cifarelli PD: serve maggiore concertazione
Roberto Cifarelli

“Ci aspettiamo ragionevolezza, diversamente dovremmo pensare che il presidente Bardi utilizzi la materia dei concorsi come operazione di distrazione di massa dalla crisi o, peggio ancora, come fumo negli occhi ai cittadini lucani”

I concorsi annunciati dal Presidente Bardi che dovrebbero tenersi alla Regione appaiono come il tentativo di distogliere l’attenzione dai gravi problemi politici che sta attraversando e che di fatto non gli consentono di portare avanti il governicchio di minoranza recentemente nominato. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Regione Basilicata, Roberto Cifarelli.

Dopo i rilievi fatti dalla Corte dei Conti in materia di spesa per il personale, e la conseguente impossibilità di effettuare nuove assunzioni, ci aspettavamo che il Presidente Bardi avviasse una fase più concertativa sulla materia, soprattutto ascoltando i sindacati di categoria. Probabilmente la necessità di dover parlare di qualcosa che non fosse la crisi in regione che ormai si protrae dai diversi mesi lo ha indotto a frettolose scelte. Per esempio, continua Roberto Cifarelli, nella consapevolezza che dal primo aprile tutte le restrizioni covid vengono meno, quale ragione ha spinto il Presidente Bardi a voler utilizzare una procedura concorsuale con criteri emergenziali ben sapendo che le prove selettive si terranno dopo tale scadenza?

Dopo un periodo troppo lungo di restrizioni finanziarie e disposizioni nazionali che impedivano il necessario ricambio del personale nel frattempo andato in pensione, non sottovalutiamo la necessità di reclutamento di nuovo e giovane personale. Tuttavia, a nostro avviso, continua il capogruppo PD, andava completata la recente procedura di stabilizzazione che ha riguardato 112 unità di personale e la loro trasformazione in full time dei rapporti di lavoro attualmente part time.

Né si comprende, ancora, relativamente al bando per la dirigenza, quale sia la logica utilizzata e perché, al fine di non irrigidire la possibilità di rotazione dei dirigenti, non si procede secondo la separazione per area tecnica ed area amministrativa invece della individuazione così puntuale di specifiche lauree per ciascuna area dei posti messi a concorso, scelta che di fatto esclude dalla partecipazione con riserva di posti per gli interni molti funzionari dell’ente oltre che tantissimi giovani? Sono questioni dovevano compiersi secondo approcci condivisi e più trasparenti, che, a mio avviso, si possono ancora fare in tempo a correggere. Ci aspettiamo ragionevolezza, conclude Roberto Cifarelli, diversamente dovremmo pensare che il Presidente Bardi utilizzi la materia dei concorsi come operazione di distrazione di massa dalla crisi o, peggio ancora, come fumo negli occhi ai cittadini lucani.