Così si uccide il trasporto ferroviario lucano

"La bocciatura di RFI del progetto della bretella Auletta-Tito, rappresenta il delitto perfetto"

La bocciatura di RFI del progetto della bretella Auletta-Tito, rappresenta il delitto perfetto. Con l’alibi della sostenibilità si uccide il trasporto ferroviario lucano.

L’avvio del dibattito pubblico ci fa notare che mentre gli altri territori del Sud Italia fanno a gara per accaparrarsi l’alta velocità di rete, quello lucano, che già si trova lungo il tracciato della costruenda Battipaglia-Praja, viene privato di una prospettiva di sviluppo per far posto a un’opera inutile sotto tutti i punti di vista, costosa, obsoleta per rompere l’isolamento infrastrutturale e incongruente con le direttive Europee.

Amministratori regionali e parlamentari hanno parlato di quest’opera come di un’opportunità per il territorio, ma la verità è che in tutti questi mesi hanno con scelleratezza avallato un progetto privo di visione che porterà il trasporto ferroviario a perdersi nell’oblio della desuetudine.

Nessuna obiezione è stata mossa per opporsi alla folle idea di scartare il progetto dell’AV per fare al suo posto un’interconnessione dall’eccessivo costo al km, sette volte più della media, e dallo scarso beneficio ecologico. Nessuno si è mosso nemmeno quando con la nostra associazione abbiamo sollevato dubbi circa la realizzazione di un progetto apparso sin da subito irrealistico e controverso. Quelli che, più di tutti, avrebbero dovuto difenderci non l’hanno fatto.

Ciufer Basilicata