Caso Stopazzolo, per la Cisl soluzione ponte a titolo gratuito e scelta di un nuovo dg

Il sindacato interviene sul caso del "pensionato" direttore generale Asp

La Cisl interviene sul caso Stopazzolo e sostiene l’idea di una soluzione ponte, senza oneri per l’amministrazione, in attesa della individuazione di un nuovo direttore generale. Per i segretari generali della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, e della Cisl Fp Basilicata, Pino Bollettino, “la nomina a direttore generale dell’Asp Potenza del dirigente Giampaolo Stopazzolo evidenzia, ancora una volta, l’approssimazione della Giunta regionale nella scelta delle figure dirigenziali apicali, già evidenziata in altre situazioni. Abbiamo sempre sostenuto che il modello anglosassone dello spoil system mal si addice al caso italiano, se poi viene declinato come mera occupazione di posti di potere da parte dei partiti e delle loro correnti, risulta ancora più dannoso. Il caso dell’Asp Potenza è in tal senso paradigmatico e conferma che la sovrapposizione tra funzione politica e funzione amministrativa produce inevitabilmente danni”.

“In generale – notano i due sindacalisti della Cisl – è sull’intera materia della sanità che l’attuale esecutivo lucano presenta da tempo preoccupanti ritardi e in alcuni casi vere e proprie amnesie, con una bozza di riforma sanitaria presentata alle parti sociali e poi disconosciuta. Si può ridurre un bene prezioso coma la salute dei cittadini a mera lotta di potere? Evidentemente no e i risultati confermano questa nostra preoccupazione. Molto più utile sarebbe puntare sulle professionalità interne al sistema pubblico regionale, valorizzando le eccellenze presenti secondo criteri puramente meritocratici e misurando efficacia ed efficienza della gestione”.

“Nel caso di specie – continuano Cavallo e Bollettino – la soluzione più appropriata per evitare dannosi contenziosi è quella di un incarico a tempo e a titolo gratuito all’attuale direttore generale nelle more della individuazione di un nuovo manager secondo principi di legalità, trasparenza e competenza. La sanità lucana non può essere gestita facendo affidamento sulle circolari, ma con un management che sia pienamente legittimato e operativo”.