Legalità, all’Istituto Minozzi Festa di Matera un incontro con il maggiore dei carabinieri Di Sario foto

I ragazzi hanno partecipato al dibattito ponendo diverse domande all'ufficiale

Nella mattinata di giovedì 28 aprile 2022, gli allievi delle classi 1A – 1B – 1C – 1E della scuola secondaria di I grado N. Festa dell’I. C. Minozzi Festa di Matera, hanno incontrato il maggiore dei Carabinieri Gianfranco Di Sario, comandante della Compagnia di Matera, per un confronto sull’importante tema della legalità.

L’incontro -si legge in una nota dell’Istituto-rientra nell’asse di Cittadinanza consapevole e Educazione alla legalità del Ptof d’Istituto. La conferenza è stata preceduta dal saluto della dirigente scolastica Maria Rosaria Santeramo che ha sottolineato l’importanza e l’efficacia dell’iniziativa, che contribuisce a rafforzare la vicinanza delle forze dell’ordine con i cittadini più giovani.

Dopo aver approfondito il ruolo svolto dall’Arma dei Carabinieri nella lotta al crimine, il Maggiore Di Sario ha sottolineato l’importanza di combattere la criminalità ed operare per la sicurezza dei cittadini in vari ambiti della vita sociale. Nel corso dell’incontro si è parlato anche della storia, dei compiti e dell’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri. Sono state affrontate tematiche di ampio interesse e di grande attualità, come il bullismo e il corretto utilizzo di Internet e dei social network.

Si è poi aperto un ampio dibattito che ha avuto per protagonisti i ragazzi che hanno formulato una serie di quesiti circa le varie forme di bullismo e cyberbullismo. Il bullo è colui che attacca i più deboli, che li offende, li minaccia, danneggia le loro cose e mostra scarsa empatia nei confronti degli altri. La vittima è colui che subisce, può presentare fragilità e bassi livelli di autostima. E poi ci sono gli spettatori, tutti coloro che assistono all’episodio di bullismo e che possono, con il loro comportamento, dar luogo a differenti esiti.

Il cyberbullismo (ossia bullismo online) è una forma di prevaricazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione, soprattutto chat e social. Il bullismo in Italia è un reato penale e i bulli sono passibili di sanzioni anche pesanti. Per questa ragione quando si è a conoscenza o vittime di atti di bullismo è bene parlarne con un adulto e rivolgersi anche alla forza pubblica, carabinieri o polizia.

Le forme migliori di prevenzione restano la conoscenza e la consapevolezza di questi fenomeni che oggi il maggiore Di Sario è venuto ad illustrare. L’educazione alla legalità parte dalla conoscenza e dal rispetto delle regole, a partire dal Regolamento scolastico. L’incontro si è concluso positivamente con l’apprezzamento degli alunni e dei docenti dell’Istituto per il lavoro svolto quotidianamente dall’Arma”.