Medicina territoriale, in Italia si discute di potenziamento in Basilicata si progetta la distruzione

Amministrazione comunale di Trcarico e Comitato per il diritto alla salute pubblica tuonano contro i tagli al laboratorio analisi dell'ospedale cittadino              

Amministrazione Comunale di Trcarico e Comitato per il diritto alla salute pubblica di Tricarico in una nota intervengono sul ridimensionamento del laboratorio analisi dell’ospedale cittadino. Di seguito il comunicato stampa integrale.

Quando “la politica regionale” parla di medicina territoriale, le parole sono roboanti e l’illusione che un futuro migliore sia lì a portata di mano svanisce nel nulla. Quando si riescono a leggere gli atti ufficiali il castello di parole crolla e la nuda realtà riemerge nella sua interezza.

Dal Capitolato Tecnico (anno 2013) rettificato nel 2016 redatto dal Direttore U.O.C. patologia Clinica Microbiologia e Medicina di laboratorio PO di Matera, procedura per l’affidamento della fornitura quinquennale della strumentazione occorrente ai laboratori di analisi delle Aziende sanitarie ASM e ASP, A.O.R. San Carlo di Potenza e C.R.O.B. di Rionero si legge: “L’Azienda Sanitaria Matera riorganizza le attività di laboratorio secondo il modello Hub and Spoke e cioè  Hub: laboratorio ospedaliero Dea 1° livello (Matera), Spoke: laboratorio ospedaliero Psa h 24 (Policoro);  Cpt: centro preanalitico territoriale (Tricarico e Tinchi) con attività h 6 (8:00-14:00) per l’esecuzione su campioni interni, di un pannello analitico che raccoglie prelievi per Utenti esterni, garantendo la fase preanalitica di stabilizzazione dei campioni territoriali da inviare ai laboratori Hub e Spoke di riferimento”.

Al netto della proposta del Capitolato gli esami rimossi per Tricarico sono i seguenti: D-dimero, Antitrombina 3°, Alfafetoproteine, Colinesterasi, Fattore Reumatoide, C3, C4, IgG, IgM, IgA, Digossina, Bhcg, Troponina, anti-TPO, anti-TG, CEA, Ca125, Ca15-3, Ca19-9, Ammonio, Transferrina ed il microscopio per la lettura dei sedimenti urinari.

Ma un ulteriore regalo prepasquale giunge dalla Direzione generale per la Salute e le Politiche della persona della Regione Basilicata, in una relazione a firma di G. Montagano, che in applicazione alla Dgr 843/2021 prevede quanto segue: “L’Azienda Sanitaria Locale di Matera, in applicazione delle direttive regionali, della LR n°2/2017 di riordino del SSR, della nuova DGR n°843/2021, entro il 31-12-2022 riorganizzerà la rete dei laboratori delle 6 strutture pubbliche di cui ai dati relativi all’anno 2019, individuando 2 laboratori HUB (presso il PO di Matera ed il PO di Policoro) con i relativi punti prelievo distribuiti sul territorio dii competenza. Infatti, 2 delle 6 strutture sono punti prelievo del POD di Stigliano e del POD di Tinchi ed entro il 30-06-2022 l’ASM intende trasformare i laboratori situati presso il POD di Tinchi e il POD di Tricarico in punti prelievo rispettivamente del PO di Policoro e del PO di Matera.”

Ma a questo punto occorre fare opportune precisazioni rispetto al contenuto della suddetta relazione: la Determina n. 1310 del Giugno 2015, in attuazione alla LR 5/2015, approva il piano di riorganizzazione dei laboratori analisi aziendali Asm con prestazioni al di sotto di 200.000, cioè Tricarico (170.762) e Stigliano (125.381) prevedendo di accorparli spostando le attività di Stigliano al Laboratorio di Tricarico e trasformando Stigliano in un punto prelievi. Peccato che alla teoria non sia mai seguita la pratica! Infatti molti dei prelievi di Stigliano sono stati erroneamente dirottati a Matera e non a Tricarico, ed ecco che oggi torna a riproporsi la questione dei numeri. La comunità tricaricese e di tutto il comprensorio chiede ufficialmente alla Regione di calcolare il volume delle prestazioni considerando Tricarico, i centri prelievi che attualmente afferiscono al nostro Laboratorio e tutti quelli di cui Matera si è appropriata indebitamente. Se di numeri si tratta pretendiamo che il calcolo sia scientificamente corretto! In aggiunta è opportuno che le statistiche interessino un arco temporale di almeno 3 anni poiché in era Covid a livello nazionale vi è stata una generale contrazione di numeri.

Ma come è possibile pensare ad una struttura ospedaliera sede di punto di primo intervento (PPI), con 100 posti letto, (Ospedale Distrettuale ‘Rocco Mazzarone’ più Fondazione Don Gnocchi) di cui pazienti fragili con pluripatologie e quindi instabili clinicamente, senza il supporto di servizi di diagnostica di base quali laboratorio e radiologia? Riteniamo opportuno aggiungere che la nostra Amministrazione comunale, ha depositato in Regione, congiuntamente con i vertici Don Gnocchi e dell’ex assessore regionale alla Sanità, un documento di potenziamento della Fondazione Don Gnocchi prevedendo l’inserimento di pazienti a più alta complessità assistenziale (cod. 75). Chiediamo come possano coniugarsi il ridimensionamento del Laboratorio analisi con tale progetto di riqualificazione!

Ma l’assurdo è ancora che in questa fase di programmazione/transizione l’Azienda Sanitaria di Matera preveda un trasporto dei campioni dall’Ospedale di Tricarico a Matera ancora non ben definito, vincolando la possibilità di effettuare ulteriori esami durate la giornata qualora le condizioni cliniche dei pazienti dovessero risultare instabili. Nessuno ha pensato di inserire nel fatidico Capitolato, un Laboratorio di transizione come sta accadendo per Matera e Policoro. I pazienti ospedalieri di Tricarico non hanno dunque gli stessi diritti di quelli di Matera e Policoro?

E il presidente della Conferenza dei sindaci, Nicola Morea, quale posizione intende assumere in merito a questa delicata questione che interessa l’intero bacino di utenza dell’area Bradanica Medio-Basento? Il pubblico azzera le attività sul territorio ed il privato aumenta il fatturato!

Ma quando “la politica” capirà che la salute non è misurabile solo con parametri economici? E quando capirà che i parametri imposti dai vari decreti ministeriali e puntualmente accettati dalla conferenza stato-regioni non sono proponibili in una regione come la Basilicata? Crediamo che questo sia l’inizio dell’atto finale della distruzione della medicina pubblica territoriale (degna di tale nome) delle aree periferiche ed interne della regione Basilicata. Amministrazione Comunale di Trcarico e il Comitato per il diritto alla salute pubblica di Tricarico.