E’ una giornata nera per la verde Basilicata e per tutto il territorio del Vulture

Le associazioni e cittadini manifestano tutto il loro sdegno sull'autorizzazione con Delibera di Giunta regionale per la realizzazione di una Cava sul Monte Crugname

Le associazioni Liberiamo la Basilicata ed Ehpa con il Comitato dei cittadini del Vulture, i Comitati La Madonnina ed Amici di Monticchio, in una nota, manifestano tutto il loro sdegno e stupore sulla autorizzazione con Delibera di Giunta regionale per la realizzazione di una Cava sul Monte Crugname di Melfi.

“E’ una giornata nera per la verde Basilicata, precisamente per tutto il territorio del massiccio del Vulture. La regione, con prepotenza irragionevole, riprende l’iter autorizzativo della cava di monte Crugname (per estrarre quarzareniti) senza attendere e nonostante un primo parere negativo della soprintendenza e la nota sospensiva con indagini in corso per verificare la compatibilità con l’eccezionale valore paesaggistico, ambientale, storico culturale del territorio delle Belle Colline del Vulture e del fiume Ofanto. Nonostante, il ricorso al Presidente della Repubblica per annullamento della istanza della cava, presentato da noi cittadini, associazioni, e poi quello del comune di Melfi.

Il Vulture: Uno scrigno, di eccellenze produttive, doc, dop, igt, uniche al mondo, cui hanno la massima e prioritaria tutela dalle norme vigneti, con tante famiglie, masserie storiche, che vivono da generazioni in questo territorio, e che generano un indotto produttivo, enogastronomico, turistico tipico della Basilicata, nota nel mondo come regione Verde per le sue tipiche colline e per il monte Vulture.

Intorno a monte Crugname, collina del massiccio del monte Vulture, transita la via Appia Antica, cui recenti studi, pubblicati ne hanno confermato definitivamente con il ponte Pietra dell’Oglio sull’Ofanto è il ponte del 2° secolo avanti Cristo (già vincolato riconosciuto dal ministero) , a confine di 4 comuni Melfi, Rionero, Aquilonia e Monteverde, ne fanno uno dei ponti più noti al mondo per gli studi approfonditi eseguiti dai più esperti ricercatori fra cui il prof. Ugo Chiocchini.

La cava, comporterebbe la demolizione di questa collina, una devastante ferita alla morfologia del territorio del Vulture. E’ stata definita monte Crugname monumento naturalistico unico, nel suo genere, con elementi in pietra arcaiche opere d’arte naturali. E’ anche indicato con il luogo di vita ascetica di uno dei più grandi santi San Guglielmo da Vercelli che in questa zona ha vissuto da eremita, a cavallo del 1100, infatti già è stato riconosciuto, istituito nel 1959 il Tratturello di San Guglielmo a lui dedicato, anche sulla vita del santo nel Vulture ci sono ricerche in corso intraprese da Curia e comuni del Vulture e studiosi, per valorizza questi luoghi di valore culturale, religioso e meditativo.

L’incidenza negativa, impattante, distruttiva, su tutto il territorio sarebbe sia di scempio, sia distruttiva dei valori del paesaggio, della fauna, della flora, dello straordinario bacino idrico: con le polveri della silice cancerogene, che si generano, in questa zona ventosa, il quale impatto su tutta l’area di Melfi a solo 2 km, de Vulture tutto e dei stessi laghi di Monticchio. Le conseguenze sarebbero gravi per tutto il Vulture sotto tutti gli aspetti, ambientali, paesaggio, sviluppo delle attività vocazionali del territorio e turistico.

I cittadini riuniti in comitato, e le associazioni, tra cui anche enti e studiosi, ricercatori, hanno intrapreso la difesa per salvare il territorio, le famiglie con i bambini, ed i sacrosanto diritto delle attuali e future generazioni al un ambiente sano, al territorio integro, all’acqua, all’aria pura, alla salute. Diciamo a tutti di partecipare per difendere la nostra casa comune, il nostro territorio, è il nostro bene comune, di vita sociale.

Chiediamo a tutte le istituzioni di fermarsi, di sospendere e poi di annullare questa brutta iniziativa distruttiva dei valori identitari di tutta la comunità del Vulture.